Pagina 1 | Todibo c'è, Giuntoli l'ha chiusa così! Gonzalez e Galeno, sprint Juve

TORINO - Avanti piano, ma avanti. E visto che la distanza tra Juventus e Nizza era già minima, ecco che l’affare per il difensore Todibo sta per andare in porto. Ormai ci siamo. Buona parte della giornata di ieri è stata utilizzata dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli per lavorare proprio con il management del club transalpino. Non a caso il dirigente bianconero non era presente alla conferenza di presentazione di Douglas Luiz visto che si era messo al volante della sua auto per il tour di mercato. Dunque la distanza tra il club bianconero e quello rossonero è diventata ancora più sottile. Ma ricapitoliamo. Si era partiti dal Nizza che voleva privarsi di Todibo solo con la cessione pura per 35 milioni e la Juventus che puntava al prestito con diritto di riscatto. A quel punto è iniziata la prima chiacchierata, diventata poi bozza di trattativa, quindi operazione di mercato vero e proprio. Il primo contatto risale dunque al 19 maggio, ultima settimana di campionato, quando sull'edizione cartacea di Tuttosport titolammo “Juve alla francese: da Thuram a Todibo”.

Chiesa, l'ultima proposta

Todibo, l'operazione Juventus

A quel tempo il potente marcatore del Nizza era in concorrenza con Calafiori che col passare delle settimane ha visto poi allontanare le sue possibilità di traslocare a Torino per l’inserimento dell’Arsenal da una parte e l’irrigidimento del Bologna nei confronti dei bianconeri anche a causa del passaggio di panchina di Thiago Motta, proprio alla Juventus dopo che la tifoseria rossoblù aveva sperato che l’italobrasiliano prolungasse per guidare gli emiliani nella Champions League sorprendentemente conquistata. Sta di fatto che ormai siamo agli sgoccioli della trattativa per chiudere le operazioni del pacchetto arretrato deputato a blindare e proteggere la porta affidata a Michele Di Gregorio e così è di fatto scattato il count down per la conclusione dell’affare. Che avrebbe come perimetro la formula del prestito con obbligo di riscatto a fronte del verificarsi di due condizioni: una di squadra (la qualificazione alla Champions) e una singola (una percentuale intorno al 40% delle presenze del difensore al termine della stagione). C’è anche la possibilità che nell’affare si inserisca il passaggio di Nonge, voglioso di sperimentare la Ligue 1.

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Galeno, freccia all'attacco Juve

Intanto la Juventus tiene calde le piste che dovranno portare rinforzi sulle fasce per rendere l’attacco più frizzante. E al momento le azioni in maggiore ascesa sono quelle relative a Gonzalez della Fiorentina e Galeno del Porto, con il suo compagno Pepè dietro in scia. Cominciamo proprio dalla trattativa con i lusitani che ha visto il dt Giuntoli operativo proprio con l’entourage di Galeno. Su questo versante l’accordo è stato di fatto trovato per cui la “quadra” del possibile contratto con la punta non sarebbe un problema grazie a un quinquennale da poco di meno tre milioni a stagione. Diverso invece il discorso per ciò che concerne l’accordo con il Porto per il prezzo del cartellino. La richiesta di 35 milioni è ritenuta troppo esosa per cui è iniziato il confronto per verificare la possibilità di trovare una formula alternativa come quella del prestito con diritto riscatto oppure obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. E resta possibile l’inserimento del prestito al Porto di Djalò.

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Juve, cosa serve per Gonzalez

I prossimi giorni potranno essere dirimenti per comprendere quanto margine c’è per trovare il famoso punto di caduta condiviso. La Juventus però, come si diceva, è in corsa anche per un altro esterno offensivo, ovvero l’argentino Gonzalez della Fiorentina. Anche qui la valutazione del cartellino da parte del club proprietario è simile, circa 35 milioni, ma con la Viola è possibile inserire una o due contropartite tecniche in grado di abbassare l’esborso di soldi da parte dei bianconeri. La squadra di Palladino deve riallestire il centrocampo e quindi ecco l’interesse marcato per McKennie e Arthur, con il secondo che ha lasciato un ottimo ricordo dopo l’ultima stagione in prestito a Firenze. Dunque la possibilità che alla fine Gonzalez possa mettere la freccia su Galeno è al momento non trascurabile.

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TORINO - Avanti piano, ma avanti. E visto che la distanza tra Juventus e Nizza era già minima, ecco che l’affare per il difensore Todibo sta per andare in porto. Ormai ci siamo. Buona parte della giornata di ieri è stata utilizzata dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli per lavorare proprio con il management del club transalpino. Non a caso il dirigente bianconero non era presente alla conferenza di presentazione di Douglas Luiz visto che si era messo al volante della sua auto per il tour di mercato. Dunque la distanza tra il club bianconero e quello rossonero è diventata ancora più sottile. Ma ricapitoliamo. Si era partiti dal Nizza che voleva privarsi di Todibo solo con la cessione pura per 35 milioni e la Juventus che puntava al prestito con diritto di riscatto. A quel punto è iniziata la prima chiacchierata, diventata poi bozza di trattativa, quindi operazione di mercato vero e proprio. Il primo contatto risale dunque al 19 maggio, ultima settimana di campionato, quando sull'edizione cartacea di Tuttosport titolammo “Juve alla francese: da Thuram a Todibo”.

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A quel tempo il potente marcatore del Nizza era in concorrenza con Calafiori che col passare delle settimane ha visto poi allontanare le sue possibilità di traslocare a Torino per l’inserimento dell’Arsenal da una parte e l’irrigidimento del Bologna nei confronti dei bianconeri anche a causa del passaggio di panchina di Thiago Motta, proprio alla Juventus dopo che la tifoseria rossoblù aveva sperato che l’italobrasiliano prolungasse per guidare gli emiliani nella Champions League sorprendentemente conquistata. Sta di fatto che ormai siamo agli sgoccioli della trattativa per chiudere le operazioni del pacchetto arretrato deputato a blindare e proteggere la porta affidata a Michele Di Gregorio e così è di fatto scattato il count down per la conclusione dell’affare. Che avrebbe come perimetro la formula del prestito con obbligo di riscatto a fronte del verificarsi di due condizioni: una di squadra (la qualificazione alla Champions) e una singola (una percentuale intorno al 40% delle presenze del difensore al termine della stagione). C’è anche la possibilità che nell’affare si inserisca il passaggio di Nonge, voglioso di sperimentare la Ligue 1.

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