Pagina 2 | Koopmeiners, muro Atalanta: l’ultima mossa di una Juve all’assalto

TORINO - Bisogna, alla fine, anche a stare attenti a far sì che le trattative di mercato non siano tirate per la giacchetta a seconda delle convenienze tifose o geopolitiche. Così, se ascolti la campana bergamasca ti raccontano che non c’è possibilità, se ascolti quella torinese (sponda juventina, si capisce) prevale il suono dell’ottimismo, comunque. La campana, di mercato ovviamente, suona sempre per Teun Koopmeiners che resta il gioiello con cui la Juventus intende impreziosire la propria campagna acquisti. Meglio, allora, sforzarsi di guardare con distacco per soppesare lo stato dell’arte di una suggestione che va avanti da mesi e che nelle ultime settimane ha raggiunto lo status di una trattativa complessa assai e che risente di equilibri variabili. L’Atalanta, tutto sommato, non ha mai bluffato quando ha sostenuto di non avere né la volontà né la necessità di vendere il centrocampista olandese.

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L'intesa con Koopmeiners

Piccata, un pochino, anche perché perfettamente a conoscenza di come i bianconeri avessero ormai da mesi raggiunto una sorta di intesa (si parla di un quinquennale da 4,5 milioni l’anno) con i rappresentanti del centrocampista che, in ogni caso, non ha mai derogato dai propri obblighi professionali. Anzi: è stato tra i protagonisti della storica stagione atalantina tanto che, appunto, l’ad Luca Percassi lo ha sempre considerato un punto fermo. A rafforzare questa convinzione, ora, è sopraggiunto il drammatico incidente a Gianluca Scamacca che, operato ieri al ginocchio sinistro, rischia di saltare gran parte della stagione.

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Il muro dell'Atalanta

È ovvio che Koopmeiners non possa essere considerato il sostituto di ruolo del centravanti anche se ha segnato gli stessi gol (12) in campionato, ma la sua cessione costringerebbe l’Atalanta a programmare due investimenti invece di uno solo. Senza contare che la stagione dei bergamaschi comincerà in anticipo, con la gara di Supercoppa Europea in programma il 14 agosto contro il Real Madrid: difficile immaginare che per quella data si possano perdere ben due pedine fondamentali della rosa di Gasperini. E, dunque, le mura veneziane di Bergamo vengono descritte più munite che mai per resistere agli assalti bianconeri. Anche a costo di adeguare il contratto di Koop che è fermo a 1,5 milioni.

Giuntoli alza l'offerta

Perché, appunto, dalla Juventus continua a filtrare ottimismo sulla buona riuscita dell’operazione, con i tempi necessari e la giusta capacità di mediazione nei confronti della dirigenza atalantina che, lo ricordiamo, chiede 60 milioni cash per il cartellino di Koopmeiners. La Juventus, che aveva inoltrato proposte iniziali intorno ai 45, sembra ora disposta a salire a 50 più 5 di bonus e Cristiano Giuntoli sta procedendo nelle operazioni di snellimento e, soprattutto, di reperimento del cash con altre cessioni: quella di Barbieri alla Cremonese e di Nicolussi Caviglia al Venezia sono in dirittura d’arrivo e porteranno in dote poco meno di 10 di milioni da aggiungere al gruzzolo. Perché, lo ricordiamo, l’Atalanta non prende in considerazione - ove mai si decidesse a cedere l’olandese - contropartite tecniche e la suggestione di inserire Milik (sul quale c’è il Genoa), quasi un riflesso pavloviano di mercato la sua nomination in seguito all’infortunio di Scamacca, non trova riscontri. Insomma, siamo sempre lì: serviranno denari, pazienza e capacità di convincimento per riuscire a far breccia nelle mura venete di Bergamo alta.

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Il muro dell'Atalanta

È ovvio che Koopmeiners non possa essere considerato il sostituto di ruolo del centravanti anche se ha segnato gli stessi gol (12) in campionato, ma la sua cessione costringerebbe l’Atalanta a programmare due investimenti invece di uno solo. Senza contare che la stagione dei bergamaschi comincerà in anticipo, con la gara di Supercoppa Europea in programma il 14 agosto contro il Real Madrid: difficile immaginare che per quella data si possano perdere ben due pedine fondamentali della rosa di Gasperini. E, dunque, le mura veneziane di Bergamo vengono descritte più munite che mai per resistere agli assalti bianconeri. Anche a costo di adeguare il contratto di Koop che è fermo a 1,5 milioni.

Giuntoli alza l'offerta

Perché, appunto, dalla Juventus continua a filtrare ottimismo sulla buona riuscita dell’operazione, con i tempi necessari e la giusta capacità di mediazione nei confronti della dirigenza atalantina che, lo ricordiamo, chiede 60 milioni cash per il cartellino di Koopmeiners. La Juventus, che aveva inoltrato proposte iniziali intorno ai 45, sembra ora disposta a salire a 50 più 5 di bonus e Cristiano Giuntoli sta procedendo nelle operazioni di snellimento e, soprattutto, di reperimento del cash con altre cessioni: quella di Barbieri alla Cremonese e di Nicolussi Caviglia al Venezia sono in dirittura d’arrivo e porteranno in dote poco meno di 10 di milioni da aggiungere al gruzzolo. Perché, lo ricordiamo, l’Atalanta non prende in considerazione - ove mai si decidesse a cedere l’olandese - contropartite tecniche e la suggestione di inserire Milik (sul quale c’è il Genoa), quasi un riflesso pavloviano di mercato la sua nomination in seguito all’infortunio di Scamacca, non trova riscontri. Insomma, siamo sempre lì: serviranno denari, pazienza e capacità di convincimento per riuscire a far breccia nelle mura venete di Bergamo alta.

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