TORINO - Come in un infinito tie break tennistico, Juventus e Nizza continuano a scambiarsi proposte e controproposte sul passaggio in bianconero di Jean-Clair Todibo. Per quanto possa sembrare infinito, però, un tie break può terminare da un momento all’altro: due punti di fila e il gioco è fatto. In situazione di perenne “vantaggio” - per restare ancora un attimo nella metafora tennistica - grazie alla volontà del giocatore di vestirsi di bianconero, alla Juve di punti basta farne uno per chiudere la partita. Punto vincente che Cristiano Giuntoli confida di piazzare dopo un lunghissimo scambio, teso da parte bianconera ad abbassare le cifre dell’operazione e a chiuderla con un prestito oneroso con diritto di riscatto, da parte rossonera a mantenere il prezzo di 35 milioni e a ottenere quantomeno un obbligo di riscatto. Difficile sia che l’affare possa chiudersi con un semplice diritto a favore della Juve, si che si concluda con un obbligo senza condizioni: la chiave sarà quasi certamente un obbligo condizionato.
Todibo-Juve, a quali condizioni
E sono le condizioni che farebbero scattare l’obbligo, rendendolo più simile a un prestito con diritto oppure a un obbligo assoluto a seconda della facilità del loro verificarsi, che rappresentano l’ultimo vero nodo da sciogliere nella trattativa. Juventus e Nizza continuano a trattare, con la società bianconera fiduciosa che il club francese alla fine faccia il passo decisivo verso l’intesa. Intesa che può arrivare da un momento all’altro a proiettare Todibo al centro della difesa bianconera in coppia con Gleison Bremer. Proprio il brasiliano, tornato al lavoro lunedì, ieri ha suonato la carica con un post su Instagram: "Si torna in campo con determinazione! Pronto per dare il massimo in questa nuova stagione. Forza Juve!". La nuova difesa bianconera prende dunque forma, ma non solo attraverso le entrate.