Toro, ora chiudi Gosens! Cairo e Vagnati alzano l’offerta

Proposto il prestito con diritto di riscatto a circa 8 milioni complessivi. Il tedesco è una priorità, viste le deludenti prove di Lazaro a Pinzolo
Toro, ora chiudi Gosens! Cairo e Vagnati alzano l’offerta© Getty Images

Decisivi sono i tempi, a questo punto. Operando una sintesi dello stato dell’arte in casa granata si parte da due presupposti. Il primo è che i giocatori, come pure Vanoli, spiegano che serve tempo per cambiare mentalità a un gruppo transitato dai concetti di Juric a quelli del nuovo tecnico. In tre settimane di lavoro i risultati dovrebbero essere migliori di quelli visti contro la Virtus Verona e soprattutto la Cremonese, in considerazione del fatto che la prova contro i grigiorossi è arrivata in coda al ritiro di Pinzolo. In seconda analisi, e questo fattore è anche più importante del primo, serve un’azione sul mercato più incisiva di quella fin qui registrata. Se anche con Juric c’erano stati fisiologici tempi di apprendimento, ma in definitiva i granata avevano compreso- e sposato - il corso introdotto dal croato, con Vanoli potrà succedere lo stesso.

La filosofia di Vanoli

Sempre che i giocatori sposino, prima ancora di comprenderla, la filosofia importata da Vanoli. Il quale di suo sta cercando di modellare un Toro credibile, che si faccia forza di una storia peculiare, che ne traduca in campo i valori, e che possa innestare un processo di miglioramento dei risultati che, nell’ultimo triennio, hanno inchiodato la squadra a metà classifica. Un obiettivo ambizioso, e francamente in questa fase molto difficile da realizzare. Molto, però, non equivale a impossibile. Se i calciatori moltiplicheranno gli sforzi nei fatti prima che a parole, se l’allenatore saprà motivarli nonostante il tanto preteso dal 2021 in avanti da Juric, e se Cairo doterà Vagnati di risorse certo non illimitate, ma tali da rinforzare adeguatamente la rosa, allora la possibilità di salire in classifica ed entrare nelle Coppe sarà concreta. Tra i profili seguiti in questo momento, quello che più è in grado di far lievitare qualitativamente il Torino è Robin Gosens. Calciatore capace, agendo dalla fascia sinistra, di recapitare assist in serie a Zapata nonché di segnare un buon numero di gol. E proprio il rapporto con il colombiano, stretto come mette in evidenza pure la foto a corredo dell’articolo, è una tra le potenziali chiavi di volta in favore dei granata.

Assalto a Gosens

Tra una telefonata - di Zapata a Gosens - e un like dell’esterno a una storia pubblicata dal centravanti a Pinzolo mentre scioglie i muscoli al torrente, i due si stanno adoperando per favorire l’affare. Che però passa ineludibilmente dall’intesa sul costo del cartellino tra il club granata e l’Union Berlino. Vagnati, consapevole della necessità di stringere i tempi a maggior ragione dopo aver già perso Welington passato al Southampton, sta provando ad avvicinare la richiesta di 10 milioni formulata dai tedeschi. Sabato era arrivato a 5 più uno di bonus, ieri ha recapitato un’offerta da 7 più circa uno per il prestito oneroso. Le parti, ogni giorno che trascorre, sono più vicine. L’Union Berlino apre esclusivamente alla cessione definitiva, il Torino sta provando ad accontentarlo, ma derogando la spesa più corposa di dodici mesi. La formula avanzata prevede infatti un prestito oneroso (spesa appunto di un milione), con un obbligo di riscatto da esercitare al termine della prossima stagione al costo di 7. Da ricordare, per comprendere l’entità della richiesta, che i berlinesi nello scorso agosto hanno prelevato Gosens versando all’Inter 15 milioni. Come detto, il tedesco è un acquisto pressoché necessario per aumentare il tasso di pericolosità della squadra. Contro Virtus Verona e Cremonese, infatti, Lazaro non ha convinto, come già non aveva saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista nel corso della passata stagione. Restano i primi mesi trascorsi in granata, quelli che hanno preceduto il grave infortunio subito contro la Salernitana dell’8 gennaio 2023 (rottura del legamento collaterale del ginocchio destro), i migliori trascorsi nel Torino dal terzino austriaco.

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