Todibo, eccoti la Juve: Giuntoli ha strappato il sì. La settimana Koopmeiners

La cessione di Soulé alla Roma dà un’ulteriore spinta al mercato: è il momento di affondare il colpo per il centrale e per il centrocampista dell’Atalanta

Non saranno destinazioni particolarmente esotiche, ma l’agenda di Cristiano Giuntoli nei primi giorni del mese d’agosto prevede tappe a Nizza e a Bergamo. Nulla a che vedere con le vacanze, perché il mercato in questa fase non consente distrazioni. Viaggi di lavoro, semmai. Per riprendere l’opera di rivoluzione nell’organico della Juventus, via via sempre più vicino ai principi e ai concetti cari a Thiago Motta. La prima fase del profondo rinnovamento ha visto approdare a Torino – in senso letterale o metaforico, a seconda dei casi – i vari Di Gregorio in porta, Cabal in difesa, Douglas Luiz e Thuram in mediana. Il direttore tecnico dei bianconeri, quindi, ha dovuto prendersi una piccola pausa. Non certo di riflessione, perché le lacune sono chiare nella sua testa così come le mosse per andare a colmarle. Piuttosto una sosta per ricaricare le munizioni, ovvero per rimpinguare le casse con un paio di cessioni di peso. Come quelle di Soulé e di Huijsen, appunto, in via di definizione in queste ore. I quasi 50 milioni in entrata, bonus compresi e al saldo dell’ovvia rateazione dei pagamenti, consentiranno a Giuntoli di calare nuovi affondi, così da andare a compensare – anche numericamente – la defezione dei due talenti forgiati dal progetto Next Gen.

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Assalto a Todibo

Lo slot lasciato libero da Huijsen, nelle intenzioni del dt e di Thiago Motta, dovrà essere colmato da Jean-Clair Todibo. Nella giornata di sabato il centrale olandese-spagnolo ha superato le visite mediche di rito, dunque si attende soltanto l’annuncio del suo passaggio al Bournemouth per 18 milioni di euro complessivi. A quel punto, poi, Giuntoli potrà tornare a bussare alla porta del Nizza, con cui contatti si sono registrati anche nella giornata di ieri. E pure abbastanza proficui. Il dirigente bianconero, infatti, ha strappato agli omologhi francesi il “sì” per un prestito (molto) oneroso, con qualche dettaglio semmai da sistemare per chiarire il diritto, l’obbligo o il diritto con obbligo di riscatto a determinate condizioni. L’operazione, in ogni caso, dovrebbe assestarsi tra i 30 e i 35 milioni complessivi, per regalare al tecnico italo-brasiliano il partner di Bremer al centro di una linea difensiva a quattro. Anche perché un accordo di massima con il giocatore, per un contratto quinquennale, è già stato raggiunto da tempo.

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La situazione di Koopmeiners

E la sua assenza nell’ultima amichevole del Nizza, nella giornata di sabato, lascia intendere che gli sviluppi potrebbero essere imminenti. La sensazione è che possano invece risultare più lunghi i tempi per sostituire Soulé, atterrato ieri sera a Fiumicino e atteso quest’oggi per le visite mediche con la Roma, che dovrebbe essere rimpiazzato da Teun Koopmeiners sulla trequarti dell’ideale 4-2-3-1 nella testa del neo allenatore bianconero. Giuntoli, anche in questo caso, ha già convinto il giocatore della bontà del progetto tecnico, però la trattativa con l’Atalanta è ancora distante dalla chiusura. La Juventus è prossima a presentare un’offerta ufficiale per l’olandese partendo da una valutazione di circa 45 milioni, ma la Dea ne pretende 60. E non ha intenzione di smuoversi: il centrocampista sta disputando regolarmente il pre-campionato e Percassi ha comunicato a più riprese l’intenzione di trattenerlo. È il gioco delle parti. Con Giuntoli pronto a lanciare l’assalto dopo aver fatto rifornimento di liquidità.

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Non saranno destinazioni particolarmente esotiche, ma l’agenda di Cristiano Giuntoli nei primi giorni del mese d’agosto prevede tappe a Nizza e a Bergamo. Nulla a che vedere con le vacanze, perché il mercato in questa fase non consente distrazioni. Viaggi di lavoro, semmai. Per riprendere l’opera di rivoluzione nell’organico della Juventus, via via sempre più vicino ai principi e ai concetti cari a Thiago Motta. La prima fase del profondo rinnovamento ha visto approdare a Torino – in senso letterale o metaforico, a seconda dei casi – i vari Di Gregorio in porta, Cabal in difesa, Douglas Luiz e Thuram in mediana. Il direttore tecnico dei bianconeri, quindi, ha dovuto prendersi una piccola pausa. Non certo di riflessione, perché le lacune sono chiare nella sua testa così come le mosse per andare a colmarle. Piuttosto una sosta per ricaricare le munizioni, ovvero per rimpinguare le casse con un paio di cessioni di peso. Come quelle di Soulé e di Huijsen, appunto, in via di definizione in queste ore. I quasi 50 milioni in entrata, bonus compresi e al saldo dell’ovvia rateazione dei pagamenti, consentiranno a Giuntoli di calare nuovi affondi, così da andare a compensare – anche numericamente – la defezione dei due talenti forgiati dal progetto Next Gen.

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