Inter, Taremi chiude Arnautovic: in caso di addio ecco chi serve

L'austriaco, arrivato nella giornata di ieri, ora farà il punto con i dirigenti per capire le prospettive inerenti al suo futuro con il club

Marko Arnautovic (come previsto) si è presentato alla Pinetina ieri ma è stato rispedito a casa dallo staff medico per qualche linea di febbre: se starà meglio, oggi tornerà al lavoro per il primo allenamento mentre i compagni saranno a Cesena dove è in calendario l’amichevole con il Las Palmas. Il suo ritorno potrebbe rimescolare le carte in attacco: durante gli Europei, Arnautovic ha categoricamente escluso la possibilità di lasciare l’Inter, nel frattempo però molto è cambiato alla Pinetina. Le porte girevoli del mercato hanno fatto uscire Alexis Sanchez e il suo posto è stato preso da Mehdi Taremi, attaccante che per caratteristiche è molto simile a lui. Il che, oltre a relegarlo in coda alle gerarchie, rende ancor più basse le possibilità di un suo utilizzo dato che l’iraniano - al momento - può addirittura aspirare a prendere il posto di Marcus Thuram come spalla di Lautaro Martinez.
Problema è che l’austriaco è un diesel, dunque per rendere al meglio ha bisogno di giocare e Simone Inzaghi non può certo garantirgli la presenza in campo. Facile pensare che l’argomento sarà trattato direttamente dai dirigenti con l’interessato per capire se le certezze incrollabili del giocatore, messe di fronte alla nuova realtà, possano venire meno. Inzaghi - che un’estate fa voleva un centravanti di movimento simile a Dzeko e quindi ha sposato di buon grado la scelta di andare sull’austriaco - ora ha necessità di completare l’attacco con una punta in grado di saltare l’uomo e che possa essere funzionale al 3-4-1-2, la grande novità tattica della stagione. Però, per rendere possibile l’operazione, serve che esca Arnautovic. Difficile, non impossibile. L’identikit del possibile sostituto può essere facilmente tracciato, alla luce del fatto che un’estate fa l’Inter aveva messo nel mirino Balogun e in questi mesi ha seguito con attenzione Gudmundsson.

Sempre Gudmundsson nel mirino

Profilo, quello dell’islandese, che metterebbe d’accordo tutti se non ci fosse la spada di Damocle legata all’accusa di molestie per cui andrà a processo in autunno (il genoano è stato assolto in primo grado ma la controparte ha fatto ricorso in appello). Per questo motivo è più corretto scrivere che l’Inter cerca un Gudmundsson, per descrivere il prototipo di giocatore che interesserebbe a Inzaghi. Ancor più che per il vice-Bastoni i dirigenti non hanno fretta, ma appare scontato che puntino su un profilo di prospettiva come indicato da Oaktree già per il difensore. Per lo stesso motivo il club nerazzurro ha voluto tenere legato a sé Valentin Carboni che - a meno di clamorosi colpi di scena - una volta tornato dalle vacanze post Copa América, si immergerà in una nuova avventura al Marsiglia dove Roberto De Zerbi lo attende a braccia aperte, come peraltro detto sia all’interessato, sia alla sua famiglia, nei numerosi colloqui avuti con il placet di Piero Ausilio, fortemente convinto che con l’allenatore il talento di Valentin esploderà. L’impalcatura dell’operazione, prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto a favore del club nerazzurro, ha una valutazione complessiva di circa 35-36 milioni. Il Marsiglia ne verserà uno all’Inter (il prestito sarà oneroso) ma l’Inter, qualora il Marsiglia decidesse di tenere Carboni, avrà la possibilità di riportarlo a casa pagando una sorta di premio di valorizzazione (circa 4-5 milioni). Per la formula stessa dell’operazione, questa non consegnerà all’Inter un tesoretto extra sul mercato ma potrebbe restituire un grande talento in prospettiva pronto per tornare ad Appiano dalla porta principale. Ieri infine è stato ufficializzato il trasferimento di Zinho Vanheusden al Mechelen in prestito con diritto di riscatto a 3.5 milioni più una percentuale sulla rivendita a favore dell’Inter.

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