Torino, c’è fretta a sinistra: pressing su Gosens

Il tedesco ha scelto i granata, ma c’è da trovare l’intesa con l’Union. Se Ilic parte, assalto a Tessmann

Esattamente come per Albian Hajdari, il Toro per sbloccare alcune situazioni di mercato deve fare leva sulla ferrea volontà dei diretti interessati. Fra coloro i quali sperano di vestire la maglia granata spicca sicuramente Robin Gosens, che per motivazioni di carattere personale farà di tutto per tornare in Italia. Adesso che si è affievolita la pista Bologna, poi, il tedesco ha un motivo in più per spingere per il trasferimento sotto la Mole: con Vanoli avrebbe centralità nel progetto, troverebbe una continuità che in questi ultimi anni gli è spesso mancata e ritroverebbe alcuni compagni che per lui sono stati fondamentali all'Atalanta, come Duvan Zapata e Adrien Tameze. Anche il nuovo capitano si sta muovendo per agevolare una trattativa che però rimane incagliata, almeno per il momento. L'Union Berlin, infatti, non intende lasciare andare il calciatore in prestito con diritto di riscatto, a meno che l'opzione venga vincolata a obiettivi personali e di squadra facilmente raggiungibili (la salvezza, per esempio). Per cui non si muove dal prestito con obbligo, oggi unica strada percorribile: il club un tempo di Berlino Est chiede 10 milioni per il cartellino dell'ex esterno sinistro dell'Inter. Lo ha già fatto presente al Benfica e al Bologna e il Toro ne ha preso atto. La sensazione è che l'intesa si possa raggiungere, ma solo con un pressing feroce del giocatore nei confronti del proprio club, che dopo la difficile stagione scorsa ha la necessità di ridimensionare il monte ingaggi in maniera corposa, visto che non giocherà le Coppe europee.

Gosens senza rivali

Gosens, dunque, in questa fase del mercato non ha rivali così accreditati. Per il Toro è una priorità, ma il club granata preferisce privilegiare la caccia ai rinforzi in difesa. Il nome di Hajdari resta sempre sullo sfondo: è partito dalla panchina durante il preliminare di Champions League che ha messo di fronte Lugano e Fenerbahce, continua a preferire i granata all'Augsburg, ma Vagnati per adesso non rilancia. E poi c'è Martin Erlic: la conferenza stampa di presentazione di Vanoli ha messo l'accento anche sulle condizioni di Perr Schuurs, che necessiteranno di un intervento in difesa in attesa di schiarite sul futuro dell’olandese. Ma gran parte del mercato del Toro ruota naturalmente attorno alle cessioni illustri, come quella possibile di Ivan Ilic. Il giocatore ha estimatori anche diversi dallo Zenit San Pietroburgo e Cairo si è reso disponibile ad ascoltare chiunque bussi alla porta con un’offerta all’altezza, che possa consentire a Vagnati di buttarsi anima e corpo su Tanner Tessmann del Venezia e su tutti gli altri interventi di cui necessita la rosa, ora impreziosita dai soli Coco, Paleari e Adams. L’eventuale partenza di Ilic, dunque, toglierebbe dalla terra di nessuno tante situazioni che in questo momento sono a dir poco ingarbugliate. Fra queste c’è naturalmente il tema Gosens: anche Cairo ha menzionato l’urgenza di rinforzare le corsie, per cui finalizzare il colpo dalla Bundesliga significherebbe sciogliere un nodo che ha attanagliato il Toro nella gestione Juric. Vanoli, per evitare di ripiombare nello stesso abisso del predecessore, sta spingendo per arrivare rapidamente ad un uomo di fascia. E Robin, sì, lo farebbe veramente felice.

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