Manchester United, è rivoluzione: da Ugarte a De Ligt, i gioielli nel mirino

Le trattative con l'ex Juve sono ben avviate. Il tecnico lo conosce bene: "Lo volevo già due anni fa..."

Le parole e i fatti, versione Manchester United. Confermato a giugno, con tanto di prolungamento contrattuale, dopo che i dirigenti erano addirittura arrivati ai dettagli economici con Roberto De Zerbi e Thomas Tuchel, Erik ten Hag con la firma ha mantenuto anche il diritto di veto su acquisti non compatibili con i suoi piani. E piani ne ha, a prescindere dal pessimo ottavo posto della scorsa stagione, peggior risultato dal 1992, compensato però dalla vittoria nella finale di Coppa d’Inghilterra contro il Manchester City, ottenuta con una programmazione e una gestione che hanno in parte contribuito, dopo lungo e doloroso riesame, alla sua conferma, con l’attivazione della clausola prevista. Le parole, si diceva: quelle della nuova gestione del gruppo Ineos, con la sua volontà di rivoltare il club e ridargli prestigio. E se in alcuni casi c’è stato un fin troppo prevedibile rigurgito di efficientismo esibizionistico, con l’offerta di uscita anticipata ad alcune decine di dipendenti ritenuti superflui, dall’altro i fatti si stanno concretizzando in operazioni di mercato intelligenti, o almeno così pare: l’arrivo di Joshua Zirkzee rafforza immediatamente le opzioni offensive, con il possibile abbinamento, in estrema ipotesi, a Hojlund, e allo stesso modo quello di Leny Yoro.

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Ten Hag passione De Ligt

Manca ancora un centrocampista di passo e capacità di contenimento, alla lista delle necessità: e infatti ecco l’interessamento per Manuel Ugarte, l’uruguaiano che sarebbe il perfetto complemento di Kobbie Mainoo, mentre è stato fatto un tentativo in extremis per Amadou Onana, destinato all’Aston Villa, e resta l’interesse per Martin Zubimendi. Ma ci sono trattative avanzate anche per Matthijs de Ligt, che nella sua carriera ha giocato più partite agli ordini di Ten Hag (70, nell’Ajax) che di qualunque altro allenatore. «Conosco Matthijs, ovviamente, ma resta da vedere se verrà da noi. Lo volevo già due anni fa ma all’epoca le trattative tra Juventus e Bayern erano troppo avanzate e ora, che ci crediate o meno, non sono stato io a fare il suo nome per lo United. Ci sono tanti miei ex giocatori o giocatori olandesi in squadra e nel mirino? So che dà una certa idea, ma alla lunga quello che conta è il nostro metro di giudizio: è un giocatore che vale? Ha la giusta personalità e carattere? Ha l’età e la qualità per far parte dei nostri progetti? Quando non si vince partono le frecciatine, lo so, ma la nazionalità di un giocatore è irrilevante, così come il colore dei suoi capelli. Alle decisioni arriviamo assieme e sono convinto che stiamo andando nella direzione giusta».

United attivo sul mercato

Tutto vero, e in effetti obiettivo dello United, prima ancora e forse più ancora di De Ligt, era stato Jarrad Branthwaite, per il quale però l’Everton ha rifiutato già due offerte. Branthwaite, ultimo taglio di Gareth Southgate prima degli Europei, ha la falcata per le chiusure difensive, la stazza per i duelli aerei e la capacità di gestire il pallone, e ha inoltre 22 anni compiuti lo scorso 27 giugno, quasi tre in meno dell’olandese del Bayern. Resta il fatto che lo United voleva essere attivo e attivo è: al di là del contratto Ten Hag non può sbagliare un’altra stagione e anche per questo ha voluto con sé due aiuti notevoli, l’ex idolo locale Van Nistelrooy e Hake, che hanno arricchito il suo staff. Olandesi, si sa, ma è solo un caso, e del resto Ten Hag aveva già chiamato Hake al Twente, parecchi anni fa.

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