Rivoluzione Motta: da Szczesny-Huijsen a McKennie-Chiesa, così cambierà la Juve

Dai giovani ai top, almeno 13 bianconeri con le valigie pronte: ecco perché il nuovo allenatore della Vecchia Signora intende cambiare in maniera radicale l'organico

Quanto cambierà la Juventus di Thiago Motta rispetto all’ultima versione di Allegri? Tanto, tantissimo, al punto che non basterebbe una formazione di titolari. Sono undici gli esuberi? Di più, anche 12 o 13, se contiamo tutti coloro che non avrebbero spazio in prima squadra. Da Szczesny ad Arthur, da Kostic a Milik passando per Chiesa, Rugani, Huijsen, De Sciglio e McKennie, sono coperti praticamente tutti i ruoli. E c’è pure Soulé, che resta cedibile come gli altri in caso di maxi-offerta. Ma perché Motta intende rivoluzionare l’organico? Sostanzialmente perché l’ex tecnico del Bologna e Allegri non hanno molto da condividere. Thiago è abituato ad allenare calciatori bravi a difendere e ‘offendere’, poco solisti e più altruisti, ma soprattutto disposti ad adattarsi a sistemi di gioco differenti.

I calciatori in uscita

Qualcuno di voi ha pensato per caso a Chiesa? All’elenco di coloro che lasceranno la Juve appartengono anche giocatori già formati, come il terzino Frabotta o il portiere Gori. E vi ricordate Aké? L’esterno francese era finito nella Serie A svizzera, è tornato e partirà nuovamente. Toccherà a Giuntoli mediare tra le esigenze di Motta e la necessità del club bianconero di liberarsi di chi è di troppo, compreso chi ha rifiutato destinazioni di lusso, oltre che di ingaggi importanti. Al primo gruppo appartiene McKennie, il cui no all’Aston Villa gli ha precluso un futuro alla Juve. Del secondo fanno parte Chiesa, Szczesny e Arthur. Qual è il loro problema? Costano troppo.

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