Hajdari, l’ex Juve è a un passo dal Toro: nuova offerta al Lugano

Il difensore di piede mancino, già nel giro della nazionale, sostituirà l’altro svizzero Rodriguez

In Ticino allargano le braccia: a Lugano contano già le monete in arrivo, hanno messo in conto di veder partire ormai abbastanza a breve il loro gioiellino di origini albanesi-kosovare, Albian Hajdari, under 21 elvetico (6 presenze, dopo quelle collezionate nelle selezioni giovanili minori), già nel giro anche della nazionale maggiore (ma poi all’ultimo non è stato convocato all’Europeo: aveva partecipato alle preselezioni, però il ragazzo deve ancora debuttare, nella Svizzera). Ordunque, il difensore 21enne Hajdari è a un passo dal Torino. Quello che ha assestato Davide Vagnati assomiglia tanto a un proverbiale uno-due: dapprima lo scatto in avanti dei giorni scorsi, poi un rilancio (ieri) che potrebbe anche già rivelarsi decisivo. Il succo è uno solo: il Torino ha ormai in mano questo giovane talento del Lugano, centrale di piede mancino. Nei piani, andrà a sostituire Ricardo Rodriguez nella difesa a 3 di Paolo Vanoli, entrando fin da subito in ballottaggio con Adam Masina. La speranza del dt granata è di concludere l’operazione al più presto in questi giorni, così da dirottare il centrale a Pinzolo al più tardi entro il prossimo weekend, dopo le visite mediche e la firma sul contratto.

Battuta la concorrenza di Verona ed Empoli

Pro memoria: i granata cominceranno ad allenarsi in Trentino da oggi. Il rilancio di ieri, si diceva: necessario sia per avvicinarsi sensibilmente alle richieste del Lugano, sia per tenere a debita distanza il Verona e l’Empoli, che nelle ultime ore hanno tentato (invano) di inserirsi nella trattativa. O meglio: per inserirsi, effettivamente il club veneto e quello toscano si sono inseriti. Ma si sono anche immediatamente ritrovati in coda. Troppo avanti è il club granata, che oltretutto esercita pure un appeal ben maggiore nei confronti del ragazzo. Vagnati nei giorni scorsi aveva presentato al Lugano una proposta da 3 milioni di euro per l’acquisto a titolo definitivo di Hajdari. La società ticinese (che intanto come rinforzo per la difesa ha già ingaggiato il tedesco Antonios Papadopoulos, ex Borussia Dortmund) aveva risposto picche, palesando una richiesta vicina ai 5 milioni. Il dt ieri è ripartito alla carica con una nuova offerta che rappresenta alla perfezione l’interesse concreto, ormai più che evidente, per il difensore, letteralmente esploso nell’ultima stagione in Ticino (Hajdari è risultato una colonna della squadra, che ha chiuso al secondo posto in classifica e per poco non ha vinto la Coppa Svizzera: in finale ha perso ai rigori contro il Servette; complessivamente, 45 presenze stagionali tra campionato, Coppa nazionale, qualificazioni all’Europa League e fase a gironi di Conference, con 3 reti e un assist gol. Ma nella stagione da poco conclusa il marcatore mancino non si è davvero fatto mancare nulla: anche 3 partite con l’Under 21 elvetica).

L'offerta di Vagnati

La nuova offerta di Vagnati, allora? Eccola, più che mai indicativa: aumento del 33%, con passaggio da 3 a 4 milioni cash. Non solo: nel pacchetto riveduto e corretto verso l’alto adesso compare anche un milione di bonus. Potrebbe già bastare: con opportune limature, oggi le parti torneranno a trattare. E il Lugano ci pare vicino a capitolare. In ogni caso una bella plusvalenza è già garantita per i ticinesi, che un anno fa avevano acquistato il ragazzo per 750 mila euro (dalla Juventus, post prestiti al Basilea e allo stesso Lugano: in bianconero Hajdari era stato preso dall’allora ds bianconero Manna, oggi al Napoli, nell’estate del 2020. Il centrale avrebbe dovuto militare nella Next Gen, ma poi aveva detto no a quello che per lui pareva un declassamento in C: difatti chiese e ottenne di tornare subito in patria in prestito al Basilea). «In allenamento mi bastò poco tempo per accorgermi che era fortissimo, già a 17 anni mostrava doti superiori alla media. Ora è anche più maturo: in Italia potrà sfondare», raccontava ieri su queste colonne Lamberto Zauli, che aveva allenato il centrale in quel breve periodo nella Juventus.

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