Mbappé show: "Darò la vita per il Real". Poi bacia lo stemma e cita... CR7

Impazziti i quasi 80mila del Bernabeu per il nuovo numero 9. Florentino Perez fa gli onori di casa: "Benvenuto a casa tua, Kylian"

È iniziata l'era Kylian Mbappé al Real Madrid. Visite mediche di rito, primi scatti con la camiseta blanca numero 9 (per cui sono arrivate già decina di migliaia di richieste), visita all'interno della sala trofei del club. E poi il saluto ai quasi 80.000 tifosi al Santiago Bernabeu, che è già diventato iconico. L'attaccante francese ha infatti riprodotto quanto fece nel 2009 Cristiano Ronaldo davanti allo stadio pieno: "Uno, dos, tres, HALA MADRID!", seguito dal bacio sullo stemma delle merengues e dal giro di campo. Un momento che è destinato a fare storia (come il saluto con Zinedine Zidane) e che ha fatto seguito alle prime dichiarazioni di Mbappé da calciatore del Real Madrid.

Mbappé-Real: presentazione di Florentino Perez

Sul palco installato all'interno del rettangolo di gioco, il primo a prendere parola è stato il presidente Florentino Perez: "Caro Kylian, sei arrivato. Benvenuto a casa e congratulazioni per aver realizzato il tuo sogno. So bene quanto tu e la tua famiglia siate emozionati. Sei stato qui quando avevi 13 anni e abbiamo visto come ti brillavano gli occhi. Ricorderai sempre quel giorno di dicembre 2012, quando Zidane ti invitò alla Ciudad Real Madrid per incontrare i giocatori che ammiravi tanto. Questo tuo amore ti ha dato la forza necessaria per abbattere tutte le barriere che ti hanno portato a questo stadio. Fin da bambino ha visto che qui accadono cose difficili da spiegare. La gente parla della magia del Bernabéu, ma noi madridisti sappiamo perché accadono. Succedono perché questa squadra e questi tifosi non si arrendono mai e lottano fino alla fine".

"E avete realizzato il vostro sogno perché non vi siete mai arresi -proseguie Florentino Perez-. Siete stati in grado di superare tutte le avversità. Grazie per aver fatto uno sforzo che molti non possono nemmeno immaginare. Benvenuto nel club delle 15 Coppe europee. La tua famiglia è con te. Con te ci sono i tuoi genitori, Fayza e Wilfried. Arrivi al Real Madrid con un grande curriculum. Una Coppa del Mondo con la nazionale francese, sette titoli di campionato, quattro volte nella FIFA World XI e quattro volte nei migliori undici della Champions League, premi Golden Boy e Kopa. Hai appena realizzato la tua stagione più ricca di gol, capocannoniere in Champions League. Avete anche vinto il campionato francese, la Coppa di Francia e la Supercoppa di Francia. Voi, grandi calciatori, siete i grandi riferimenti per i bambini che guardano i loro idoli da ogni angolo del mondo. Vi ringrazio per il vostro amore incondizionato per il Real Madrid. Centinaia di bambini sono arrivati dalla Francia grazie alla vostra Fondazione di beneficenza. Tutto questo ci rende molto orgogliosi. Kylian, benvenuto a casa, benvenuto al Real Madrid".

Mbappé, prime parole da madridista

Poi tocca all'attaccante prendere parola: "Buongiorno a tutti. È incredibile essere qui. Ho dormito per molti anni con il sogno di giocare per il Real Madrid. Oggi sono un ragazzo molto felice. Molto felice. Voglio ringraziare il presidente Florentino e tutte le persone che mi hanno permesso di essere qui. Alla mia famiglia, che è molto felice. Posso vedere mia madre, piangere...". Ed è a quel punto che si ferma e bacia lo stemma. Poi riprende: "È un giorno incredibile, incredibile. Fin da bambino sognavo di giocare e questo significa molto. Voglio ringraziare tutti i madridisti. Per molti anni mi hanno dato tanto amore. Grazie a tutti. Ora spero di essere all'altezza di questo club, il migliore del mondo. Darò la mia vita per questo club e per questo stemma".

Poi il messaggio destinato ai bambini: "Avevo un sogno e oggi lo sto realizzando. Ho solo un consiglio: con la passione si può ottenere tutto ciò che si vuole. Un giorno potrete essere qui. Sono molto emozionato, significa molto per me essere qui. Sono molto felice di far parte del club dei miei sogni e del più grande club della storia del calcio". Poi la conclusione e la 'citazione' di CR7, il suo idolo: "Non voglio dire di più, non voglio piangere. Ma prima voglio fare qualcosa con voi: Uno, dos, tres, Hala Madrid!".

Mbappé su Ancelotti, ruolo, infortunio e debutto

Dopo lo spettacolo sul terreno di gioco del Bernabeu, per Mbappé arriva il momento della conferenza stampa di presentazione davanti ai giornalisti: "Ho deciso che avrei giocato al Real fin da quando ero bambino. Prima era un sogno e poi un obiettivo. Arrivo con umiltà, perché è il miglior club del mondo, ma arrivo con ambizione. La priorità ora è adattarmi alla squadra, al collettivo. Quando questo accadrà sarà più facile. È una grande squadra. Ci sono stato vicino due anni fa e anche tre anni fa. Fa parte della vita di un calciatore. Il passato è alle spalle e penso al presente. Voglio godermi ogni secondo che ho. Per me è un giorno storico". E a proposito di adattarsi, il discorso si sposta sul ruolo in campo: "In quale posizione d'attacco vorrei giocare? Dove vuole l'allenatore. Posso giocare nelle tre posizioni di vertice. L'ho fatto con il PSG, con il Monaco e con la Nazionale. Questo è un dettaglio per i giornalisti, ma per me non è un dibattito. Voglio essere in campo. Non mi interessa dove. Quello che voglio è aiutare il Real Madrid: ora sono nella società più grande del mondo. Si sente il peso della responsabilità, ma lo prendo come un privilegio".

Primi approcci con il mondo dei blancos: "Ho parlato con Ancelotti questa mattina a Valdebebas, ma niente di tattico. Non vedo l'ora di giocare con i giocatori. Vini, Bellingham... Sono grandi giocatori, ma sono tutti grandi calciatori qui. Stamattina ho incontrato alcuni compagni di squadra". Poi i primi ricordi del Real Madrid: "Ne ho così tanti. Zidane, credo. In Francia seguivamo tutte le sue partite quando era al Madrid. Poi le partite del mio idolo Cristiano. Sono un ragazzo che aveva un sogno e ora va alla presentazione con la sua squadra del cuore. Mi godo ogni secondo perché lo ricorderò per tutta la vita". Infine sulle condizioni fisiche dopo l'infortunio al naso ad Euro 2024 e il possibile debutto in Supercoppa: "Abbiamo parlato questa mattina con lo staff medico, aspetteremo i risultati. Poi vedremo cosa fare. Sono sicuro che giocherò in Supercoppa, ma dipende dall'allenatore. Sarò pronto. Sarebbe il primo titolo e non vedo l'ora di giocare. Ma questa è una domanda per l'allenatore (sorride, ndr)".

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