Conte detta la linea: le due possibili sorprese per il suo Napoli

Il tecnico azzurro, da Dimaro, parla dei singoli: “Sappiamo di poter perdere Osimhen”. Manna vigile su Hermoso

Provocare negli altri il sentimento della seccatura, della noia, perché no, anche della sofferenza. «Dobbiamo dare fastidio», le intenzioni sono quelle tipiche alla “Antonio Conte” e l’allenatore salentino ha trovato per il Napoli il ruolo che più gli dovrà competere quest’anno. A prescindere dai nomi che arriveranno dal mercato, la squadra azzurra dovrà continuare a sgobbare come sta facendo in questo periodo, per prepararsi al via della stagione (il 10 agosto inizia la Coppa Italia contro il Modena) e poi tirare le somme al termine del ritiro a Dimaro: del gruppo di 28 convocati potrebbero restarne soltanto undici. Deciderà lui, don Antonio nato a Lecce ormai 55 anni fa (li compie il 31 luglio), facendo seguito anche ieri al messaggio che lo aveva caratterizzato appena mise piede a Palazzo Reale: decide solo lui.

Le parole di Conte sul mercato

E lo ha ribadito ieri, nella sua prima conferenza stampa dopo soli tre giorni trascorsi in Trentino. «Sul mercato - ha detto - stiamo dimostrando di avere una visione chiara su ciò che va fatto. Per un club come il Napoli, è giusto operare sia per il presente che per il futuro. Rafa Marin ha ottime prospettive, è giovane, così come Buongiorno, anche lui giovane: prospetti che possono diventare pilastri per anni. Stiamo anche valutando gli affari del presente per migliorarci, c’è stata una grande opportunità con Spinazzola, che abbiamo colto al volo. Stiamo facendo un mercato giusto, quello che il Napoli deve fare».

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Conte, le due possibili sorprese

Impossibile non esprimersi su Osimhen, cioè il ruolo nevralgico della sua squadra e rispetto al quale l’augurio è che possa esser fatta chiarezza quanto prima. «Victor l’ho trovato col sorriso - ha spiegato - ma sappiamo che c’è un accordo e potremmo perderlo. In questo momento non è in previsione un centrocampista. La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti in assoluto, poi abbiamo Cajuste che ha grandi potenzialità. Dobbiamo visionare ancora Folorunsho, può diventare importante. E sto vedendo bene Gaetano. Poi, se uscirà qualcuno valuteremo». Antonio Conte conferma di essere quell’uragano di cui c’era la necessità per spazzare via subito il recente, deludente passato. È pieno di energia ed è pronto a trasmettere ai suoi giocatori tutta la rabbia accumulata dalla scorsa stagione: «Con i ragazzi abbiamo cercato di mettere una pietra sopra e di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende. Ma non dobbiamo dimenticare la stagione appena trascorsa, teniamola presente. Hanno capito gli errori commessi, l’anno scorso abbiamo perso tutti, il club, i tifosi e i giocatori, ma i ragazzi hanno riflettuto e penso che li ritroverò con più esperienza».

Conte e Lele Oriali

Sarà Lele Oriali ad aiutare Conte in questa sorta di transizione dal Napoli da decimo posto ad un altro che dovrà sempre battersi per competere. «Lele è il mio braccio destro nella gestione, quando si tratta di chiarire posizioni con i calciatori. Mi assisterà nella gestione delle dinamiche sul campo, così come con i dirigenti e il presidente». Con Conte, il Napoli ha subito un cambiamento radicale e ha deciso di affidarsi totalmente alle sue idee: «Chiarisco che sull’aspetto tecnico devo avere voce in capitolo io. il presidente mi aveva promesso questo ed è stato così. Bisogna riallineare tutto e tutti ed il presidente ha svolto la parte principale. Io posso avere la visione migliore, poi è lui che deve avallare, s’è instaurato un rapporto diretto nel quale io dirò sempre ciò che penso, che sia giusto o sbagliato, per il bene del Napoli e quindi il bene mio. Non andava distrutto tutto per una forte delusione, alcune cose buone andavano mantenute per tornare subito competitivi». La vera novità sarà la duttilità tattica, sulla quale l’ex ct della Nazionale sta già lavorando: «Opereremo su un tipo di costruzione che si può utilizzare sia con la difesa a 4 che a 3». Conte ha chiuso la conferenza lanciando un messaggio ai tifosi e a tutto il gruppo squadra: «I calciatori devono sapere una cosa: a fine stagione saranno diventati migliori, in tutto. E dovranno dare fastidio, a tutti».

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Manna al lavoro pure per le uscite

A dare il “Buongiorno a tutti” i tifosi del Napoli è stato il presidente De Laurentiis. Attraverso il consueto tweet ha ufficializzato l’arrivo di Alessandro Buongiorno dal Torino. Sui canali social del Napoli, il difensore classe 1999 ha voluto mandare un messaggio ai tifosi: “Sono orgoglioso di poter indossare questa maglia e non vedo l’ora di incontrarvi a Castel di Sangro. Un abbraccio a tutti, forza Napoli”. Ma il ds Manna si sta adoperando alacremente per consegnare al tecnico una linea difensiva completamente rinnovata. Due sono già arrivati, Buongiorno e Rafa Marin, mentre tre giocatori, Juan Jesus, Ostigard e Natan, sono destinati ad abbandonare il club. L’obiettivo primario è quello di cedere Leo Ostigard, sul quale c’è il forte interesse proprio del Torino. Per Juan Jesus sono stati fatti dei sondaggi dal Parma e dal Cagliari, ma per adesso nessuna offerta concreta. Discorso inverso per Natan, che nel ritiro di Dimaro dovrà convincere l’allenatore salentino a dargli almeno una chance. In uscita anche Mario Rui, che sente il bisogno di tornare in Portogallo. Su Hermoso la società resta vigile, ma sa che ha bisogno prima di cedere per poi affondare il colpo. Il difensore spagnolo ha già manifestato la sua volontà di lavorare con Conte, ma non intende aspettare a lungo.

Napoli, le mosse di mercato

Il Napoli offre un triennale da 3,5 milioni l’anno, mentre l’entourage di Hermoso resta fisso sui 5 milioni. L’intesa può trovarsi intorno ai 4,5 milioni annui comprensivi di bonus. Diversi club inglesi, intanto, sono in contatto con Jesper Lindstrom. Il trequartista danese, complici anche gli equivoci tattici, non ha trovato spazio nell’ultima stagione. Il coach salentino, però, ha manifestato un forte interesse nelle capacità del calciatore, ricordando il sistema tattico che meglio si adatta alle sue caratteristiche, così come a quelle di Jack Raspadori: «Lindstrom, quando lo affrontai al Tottenham, giocava nel 3-4-2-1 e faceva uno dei due sottopunta stando dentro o allargandosi. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche, come per tutti. Raspadori per me è un calciatore che non può andare in fascia, giocherà sempre dentro e può essere uno dei due sottopunta». In avanti, Arsenal e Chelsea hanno ribadito a De Laurentiis che non hanno intenzione di spendere i 130 milioni di euro della clausola di Victor Osimhen. Il patron, dal canto suo, si è detto disposto ad ascoltare anche offerte più basse, ma senza scendere al di sotto dei 100 milioni. L’alternativa principale al nigeriano resta Romelu Lukaku, con il quale è stato già trovato l’accordo ed è disposto ad attendere gli sviluppi della vicenda Osimhen per tornare a lavorare con Conte. L’ipotesi Greenwood sembra dover restare tale, anche se la squadra azzurra è interessata al giocatore inglese che. Il Marsiglia di De Zerbi non ha ancora preso una decisione definitiva e lo stesso giocatore si è preso di tempo fino a domani per poter decidere sul suo futuro. Il Marsiglia spinge e vanta un accordo già trovato con lo United sulla base di 31,6, ma oltre al Napoli c’è ancora l’opzione Lazio che, però, sta perdendo quota.

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Provocare negli altri il sentimento della seccatura, della noia, perché no, anche della sofferenza. «Dobbiamo dare fastidio», le intenzioni sono quelle tipiche alla “Antonio Conte” e l’allenatore salentino ha trovato per il Napoli il ruolo che più gli dovrà competere quest’anno. A prescindere dai nomi che arriveranno dal mercato, la squadra azzurra dovrà continuare a sgobbare come sta facendo in questo periodo, per prepararsi al via della stagione (il 10 agosto inizia la Coppa Italia contro il Modena) e poi tirare le somme al termine del ritiro a Dimaro: del gruppo di 28 convocati potrebbero restarne soltanto undici. Deciderà lui, don Antonio nato a Lecce ormai 55 anni fa (li compie il 31 luglio), facendo seguito anche ieri al messaggio che lo aveva caratterizzato appena mise piede a Palazzo Reale: decide solo lui.

Le parole di Conte sul mercato

E lo ha ribadito ieri, nella sua prima conferenza stampa dopo soli tre giorni trascorsi in Trentino. «Sul mercato - ha detto - stiamo dimostrando di avere una visione chiara su ciò che va fatto. Per un club come il Napoli, è giusto operare sia per il presente che per il futuro. Rafa Marin ha ottime prospettive, è giovane, così come Buongiorno, anche lui giovane: prospetti che possono diventare pilastri per anni. Stiamo anche valutando gli affari del presente per migliorarci, c’è stata una grande opportunità con Spinazzola, che abbiamo colto al volo. Stiamo facendo un mercato giusto, quello che il Napoli deve fare».

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