Todibo, l’offerta Juve e il muro Nizza: l’alternativa di Giuntoli è in Serie A

Si complicano le piste francesi a centrocampo e in difesa: Rabiot tra il Milan e la Turchia

TORINO - Se fossimo al posto di un allibratore (sinonimo antico del più moderno bookmaker), non metteremmo quote molto basse circa la possibilità di un suo ritorno alla Juventus. Proprio perché la possibilità è sempre meno concreta. Il centrocampista francese, ormai ufficialmente svincolato dalla Juventus, è infatti sempre più lontano dall’ipotesi di un rinnovo sia perché non ha trovato un punto di incontro con i bianconeri (che pure hanno messo in conto l’opportunità di applicare nuovamente il decreto crescita per raffreddare gli emolumenti), sia perché sta aspettando di capire quali alternative concrete vi siano per il suo futuro professionale.

Alternative anche italiane, visto che il Milan si è mosso concretamente con la signora Veronique, mamma e agente di Rabiot, per capire se esistano margini di accordo. I cascami del decreto crescita, del resto, non sono un dettaglio pr i rossoneri così come non lo erano in casa bianconera visto che consentivano di offrire un biennale da 7,5 milioni più opzione per il terzo anno, almeno secondo i rumors che provenivano dalle varie posizioni e che avvaloravano questa cifra. È evidente che per rifiutare un simile accordo, il ragazzo dovesse avere tra le mani offerte ben più sostanziose oppure, chissà, che granissero alla mamma-agente delle commissioni ben più corpose. Sta di fatto che tutto è ancora in sospeso mentre alle pretendenti si è aggiunto il Galatasaray che vuole replicare alla campagna mediatica di Mourinho al Fenerbahce.

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Obiettivo Todibo: chi è l'alternativa

In attesa di capire i movimenti di mamma Veronique (ma va segnalato come la Juventus non si fasci minimamente la testa, considerati anche gli acquisti già completatati e quelli in arrivo a centrocampo) è comunque probabile che alla Continassa non scenda il tasso linguistico di “francesismo”, visto che i dirigenti bianconeri stanno lavorando concretamente per portare a Torino Jean-Clair Todibo, difensore francese del Nizza che negli obiettivi dei dirigenti bianconeri rappresenta l’alternativa a Calafiori. Operazione affascinante ma non semplice perché il Nizza non vuole scendere sotto i 35 milioni di valutazione del cartellino.

La Juve, di suo, ha il gradimento del giocatore ma in questo momento ha altre priorità prima di poter spendere quelle cifre e il club francese comincia a ragionare sulla possibilità che il difensore possa rimanere in organico. Una eventualità che il tecnico Franck Haise ha rilanciato giusto nelle ultime ore: «Ci sono possibilità per molti giocatori di andare via per le ragioni che conoscete. Per ora Todibo sta lavorando bene, è un ragazzo molto serio. Ha fatto un buon primo tempo. Non ho problemi a farlo giocare perché forse resterà al Nizza, non lo sappiamo ancora». La Juve ci prova per il prestito e intanto valuta le alternative a cominciare da Juan Cabal del Verona: una sfida da 10 milioni per battere l’Inter nella corsa al colombiano.

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TORINO - Se fossimo al posto di un allibratore (sinonimo antico del più moderno bookmaker), non metteremmo quote molto basse circa la possibilità di un suo ritorno alla Juventus. Proprio perché la possibilità è sempre meno concreta. Il centrocampista francese, ormai ufficialmente svincolato dalla Juventus, è infatti sempre più lontano dall’ipotesi di un rinnovo sia perché non ha trovato un punto di incontro con i bianconeri (che pure hanno messo in conto l’opportunità di applicare nuovamente il decreto crescita per raffreddare gli emolumenti), sia perché sta aspettando di capire quali alternative concrete vi siano per il suo futuro professionale.

Alternative anche italiane, visto che il Milan si è mosso concretamente con la signora Veronique, mamma e agente di Rabiot, per capire se esistano margini di accordo. I cascami del decreto crescita, del resto, non sono un dettaglio pr i rossoneri così come non lo erano in casa bianconera visto che consentivano di offrire un biennale da 7,5 milioni più opzione per il terzo anno, almeno secondo i rumors che provenivano dalle varie posizioni e che avvaloravano questa cifra. È evidente che per rifiutare un simile accordo, il ragazzo dovesse avere tra le mani offerte ben più sostanziose oppure, chissà, che granissero alla mamma-agente delle commissioni ben più corpose. Sta di fatto che tutto è ancora in sospeso mentre alle pretendenti si è aggiunto il Galatasaray che vuole replicare alla campagna mediatica di Mourinho al Fenerbahce.

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