Gatti dice no alla Premier: la telefonata di Motta e il doppio ruolo nella Juve

C’è qualche sondaggio inglese ma il giocatore è apprezzato e può ritagliarsi un ruolo alla Posch: Federico è pronto a iniziare la sua terza annata in bianconero e a stupire tutti
Gatti dice no alla Premier: la telefonata di Motta e il doppio ruolo nella Juve© LaPresse

Una telefonata allunga la vita recitava un celebre spot televisivo con Massimo Lopez qualche anno fa. Adesso nel calciomercato può cambiare i destini e le traiettorie future dei calciatori. È il caso di Federico Gatti molto apprezzato Oltremanica, da dove nelle ultime settimane sono arrivati diversi sondaggi. In particolare da Everton, West Ham e Newcastle, con i Magpies nei panni del club maggiormente interessato ad assicurarsi le prestazioni del centrale della nazionale. Proprio qualche giorno prima della sfida tra Svizzera e Italia a Euro 2024 il Newcastle aveva, infatti, bussato alla porta del difensore classe 1998, che però ha preferito prendere tempo. Il motivo è semplice: dopo una lunga gavetta partita dal Pavarolo in Promozione Gattone, come è stato ribattezzato sui social il numero 4 dai tifosi juventini, non se la sentiva di lasciare la Vecchia Signora.

La telefonata con Thiago

Anche a costo di rinunciare alla possibilità di andare a percepire più soldi, qualora avesse accettato la proposta proveniente dalla formazione allenata da Howe. La scelta giusta, verrebbe da dire. A maggior ragione dopo le rassicurazioni ricevute telefonicamente qualche giorno fa dal nuovo allenatore bianconero Thiago Motta, che ha manifestato il suo apprezzamento nei confronti di Federico. Un elemento utile in una duplice veste secondo l’italo-brasiliano, che può utilizzarlo sia nel suo ruolo classico di centrale sia come terzino destro. Una metamorfosi tattica già vista (e pure con ottimi risultati…) con Posch a Bologna.

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Gatti ha ribadito il suo no alla Premier

Gatti quindi si appresta, al termine delle vacanze post Europeo, a iniziare la sua terza annata in bianconero. Pronto a stupire tutti. Ancora una volta, scettici compresi. La specialità della casa ormai, visto che il cavallo di battaglia della carriera di Federico è diventato appunto quello di andare ogni stagione oltre i propri limiti. Per arrivare sempre più in alto. Per chi in 7 anni è passato dalla campionato di Promozione a partecipare all’Europeo con la Nazionale dopo aver vinto da titolare la Coppa Italia con la Juve, ogni sfida da affrontare deve sembrare un gioco da ragazzi. E così Federico dopo quello al Nottingham Forest dell’agosto 2023 ha ribadito il suo no alla Premier League, col Newcastle che dovrà dirottare altrove le proprie attenzioni per completare il proprio pacchetto arretrato.

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Una telefonata allunga la vita recitava un celebre spot televisivo con Massimo Lopez qualche anno fa. Adesso nel calciomercato può cambiare i destini e le traiettorie future dei calciatori. È il caso di Federico Gatti molto apprezzato Oltremanica, da dove nelle ultime settimane sono arrivati diversi sondaggi. In particolare da Everton, West Ham e Newcastle, con i Magpies nei panni del club maggiormente interessato ad assicurarsi le prestazioni del centrale della nazionale. Proprio qualche giorno prima della sfida tra Svizzera e Italia a Euro 2024 il Newcastle aveva, infatti, bussato alla porta del difensore classe 1998, che però ha preferito prendere tempo. Il motivo è semplice: dopo una lunga gavetta partita dal Pavarolo in Promozione Gattone, come è stato ribattezzato sui social il numero 4 dai tifosi juventini, non se la sentiva di lasciare la Vecchia Signora.

La telefonata con Thiago

Anche a costo di rinunciare alla possibilità di andare a percepire più soldi, qualora avesse accettato la proposta proveniente dalla formazione allenata da Howe. La scelta giusta, verrebbe da dire. A maggior ragione dopo le rassicurazioni ricevute telefonicamente qualche giorno fa dal nuovo allenatore bianconero Thiago Motta, che ha manifestato il suo apprezzamento nei confronti di Federico. Un elemento utile in una duplice veste secondo l’italo-brasiliano, che può utilizzarlo sia nel suo ruolo classico di centrale sia come terzino destro. Una metamorfosi tattica già vista (e pure con ottimi risultati…) con Posch a Bologna.

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