Huijsen e non solo: Next Gen finanzia la nuova Juve, altri 2 talenti in arrivo

I giovani bianconeri fondamentali per costruire la squadra che guiderà Thiago Motta: tesoretto con Soulé, anche Barbieri e Hasa piacciono. E dopo Adzic potrebbero essere acquistati altri due gioielli

TORINO - La Next Gen come leva per sollevare il mondo. O, almeno, il mercato della Juventus. La bontà del progetto bianconero, in questi giorni, è testimoniata (anche) dalla quantità e dalla qualità delle soluzioni offerte a Cristiano Giuntoli per costruire l’organico della prossima stagione. Prima Iling-Junior e poi Barrenechea sono giunti in soccorso per sbloccare la trattativa Douglas Luiz con l’Aston Villa, mentre a breve Huijsen entrerà in gioco per abbassare le richieste economiche dell’Atalanta per Koopmeiners. Strategia che alla Continassa sarà adottata anche per tentare l’assalto a Calafiori, con il Bologna che pare interessato - tra gli altri - a Nicolussi Caviglia. Ma si potrebbe andare avanti ancora a lungo: agli ordini di Thiago Motta, nella nuova stagione, un paio di diamanti della Next Gen saranno effettivamente protagonisti, su tutti Fagioli e Yildiz, mentre se il tecnico italo-brasiliano potrà contare su Djalò è solo grazie alla cessione invernale di Ranocchia, con cui il club ha scavallato l’asticella imposta dall’indice di liquidità bloccato. La nuova Juventus inizia a prendere forma, insomma, anche e soprattutto grazie alle gemme forgiate dalla sua seconda squadra.

Juve, la Next Gen è una miniera d'oro

I giocatori cresciuti grazie a quell’acceleratore di potenziale che risponde al nome di Next Gen, per altro, svolgono una duplice, preziosa, funzione: sono un valore tecnico aggiunto e, insieme, pedine strategiche per cumulare i proverbiali “tesoretti”. Il sacrificio di Soulè, se arriverà, potrà valere 40 milioni o poco meno, ma l’argentino è in buona compagnia. Sul terzino Barbieri, appena rientrato dal prestito al Pisa, c’è infatti l’interesse del Genoa, che potrebbe investire 5 milioni, lasciando ai bianconeri una percentuale sulla futura rivendita. E il gioiellino Hasa, che ha rifiutato il rinnovo e andrà in scadenza nel 2025, potrebbe accasarsi altrove di fronte a offerte interessanti: dall’estero dovrebbero arrivare delle proposte nei prossimi giorni.

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Claudio Chiellini costruisce la Juve del futuro

Per un nucleo di giovani che potrebbe salutare, però, c’è una nuova Next Gen che sta cominciando a prendere forma, sotto la guida del riconfermato Claudio Chiellini, che era stato correggiato da un paio di club di Serie B tra cui la Sampdoria e che ha invece accettato di rinnovare il contratto. Dopo il colpo Adzic, confezionato già nella finestra invernale, il ds è al lavoro per completare altri due innesti. Manca solo la firma, innanzitutto, per l’arrivo dell’esterno Luca Amaradio, a titolo definitivo dal Derthona. Lanciato in Piemonte da Canepa, scopritore di Cambiaso al Savona ed ex braccio destro di Giuntoli ai tempi del Carpi, il classe 2005 è stato uno degli “under” di maggior rendimento dell’ultima stagione in Serie D. Ecco perché la Juventus ha deciso di prenderlo, anticipando la concorrenza di numerosi club della terza serie, visto che sull’autore di 7 gol nell’ultima annata c’era pure l’interesse di Lecco, Renate, Pro Vercelli e Pergolettese: la sensazione è che l’esterno mancino abbia la fame e i colpi per poter sfruttare il passaggio in Next Gen come trampolino di lancio per arrivare in categorie ancor più importanti. La Juve ci crede e per questo ha aggiunto, all’accordo biennale, un’opzione in proprio favore per estendere il legame fino al 2028. In mezzo al campo, invece, sta prendendo quota il nome di Federico Macca, che si libererà a parametro zero dopo la retrocessione della Virtus Francavilla in D. I pugliesi sono scesi di categoria, ma il classe 2003 appare destinato a restare protagonista nei professionisti dopo l’annata brillante a livello personale, come testimoniano i 7 assist totali. La Juventus ha sorpassato Atalanta Under 23 e FeralpiSalò e appare pronta ad accaparrarselo per aggiungere qualità alla propria mediana. 

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I giocatori cresciuti grazie a quell’acceleratore di potenziale che risponde al nome di Next Gen, per altro, svolgono una duplice, preziosa, funzione: sono un valore tecnico aggiunto e, insieme, pedine strategiche per cumulare i proverbiali “tesoretti”. Il sacrificio di Soulè, se arriverà, potrà valere 40 milioni o poco meno, ma l’argentino è in buona compagnia. Sul terzino Barbieri, appena rientrato dal prestito al Pisa, c’è infatti l’interesse del Genoa, che potrebbe investire 5 milioni, lasciando ai bianconeri una percentuale sulla futura rivendita. E il gioiellino Hasa, che ha rifiutato il rinnovo e andrà in scadenza nel 2025, potrebbe accasarsi altrove di fronte a offerte interessanti: dall’estero dovrebbero arrivare delle proposte nei prossimi giorni.

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