Pagina 2 | Calafiori sedotto dalla Juve, bozza di intesa: la contropartita per il Bologna

Avanti tutta. La Juventus mette la freccia e avanza spedita nella corsa a Riccardo Calafiori. I bianconeri sono in pole position per il difensore mancino del Bologna, nonostante la folta concorrenza italiana e straniera. In tanti hanno sondato il terreno per il gioiellino classe 2002. Inevitabile per chi si è imposto in pochi mesi come uno dei migliori elementi in assoluto del nostro campionato. Prestazioni da urlo in un ruolo in cui praticamente non aveva quasi mai giocato prima di settembre. Una metamorfosi incredibile che l’ha reso da giovane promessa a cardine della quarta forza del torneo. Tanto che in Serie A - oltre alla Juve - hanno manifestato interesse per lui pure Milan e Napoli; mentre dall’estero si sono fatte avanti Bayer Leverkusen e Tottenham. Insomma, l’asta è aperta. Per la gioia del Bologna che spera di incassare 25 milioni di euro. Una plusvalenza super per la società emiliana, che l’ha pagato appena 4 lasciando però il 40% sulla rivendita al Basilea.

Calafiori primo nome per la difesa Juve

Il dt bianconero Giuntoli si è mosso da mesi su questa pista e ha preso un bel vantaggio sulle concorrenti. Calafiori, infatti, ha espresso pieno gradimento verso la destinazione juventina, al di là della possibilità di ritrovare sulla panchina della Vecchia Signora quel Thiago Motta che l’ha lanciato e valorizzato in rossoblù. La Juve, infatti, vuole Calafuria, come è soprannominato il centrale romano, indipendentemente dal fatto che possa essere ingaggiato l’italo-brasiliano come nuovo allenatore. Già a gennaio dalla Continassa avevano sondato il terreno per l’ex Roma. Il segnale di come Calafiori sia da tempo la prima scelta per la difesa bianconera, alla ricerca di uno specialista mancino per puntellare il reparto. Un feeling ricambiato dallo stesso Riccardo, che vede di buon occhio un suo approdo a Torino.

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Una contropartita per il Bologna?

Il palcoscenico giusto per prendersi anche la maglia della Nazionale. Il ct Luciano Spalletti lo sta facendo seguite dai suoi collaboratori da diversi mesi, anche se finora l’ha sempre lasciato all’Under 21. Il numero 33 bolognese, però, appare pronto al grande salto nell’Italia maggiore giocare in un top club potrebbe soltanto aiutarlo. Magari sfruttando la vetrina della Champions League. Giocarla coi bianconeri non è la stessa cosa che con gli emiliani.

La Juve ha già impostato una bozza d’intesa per Calafiori sulla base di un quinquennale da 2-2,5 milioni annui. Da limare gli ultimi dettagli, ma l’accordo è a buon punto. Così come col Bologna sono già iniziati i dialoghi per capire la fattibilità relativa all’inserimento di una contropartita tecnica nella trattativa. Barbieri e Nicolussi Caviglia sono nomi estremamente graditi nella città delle Due Torri. Senza escludere l’opzione di un prestito per Tiago Djalò, apprezzato e monitorato pure dal Genoa. Il portoghese viene da 14 mesi di inattività e ha bisogno di trovare minuti. Farlo in Emilia grazie a un Bologna impegnato su tre fronti e col palcoscenico della Champions potrebbe diventare la soluzione ideale, anche se lo stipendio dell’ex Lille appare un po’ elevato per i parametri rossoblù.

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Una contropartita per il Bologna?

Il palcoscenico giusto per prendersi anche la maglia della Nazionale. Il ct Luciano Spalletti lo sta facendo seguite dai suoi collaboratori da diversi mesi, anche se finora l’ha sempre lasciato all’Under 21. Il numero 33 bolognese, però, appare pronto al grande salto nell’Italia maggiore giocare in un top club potrebbe soltanto aiutarlo. Magari sfruttando la vetrina della Champions League. Giocarla coi bianconeri non è la stessa cosa che con gli emiliani.

La Juve ha già impostato una bozza d’intesa per Calafiori sulla base di un quinquennale da 2-2,5 milioni annui. Da limare gli ultimi dettagli, ma l’accordo è a buon punto. Così come col Bologna sono già iniziati i dialoghi per capire la fattibilità relativa all’inserimento di una contropartita tecnica nella trattativa. Barbieri e Nicolussi Caviglia sono nomi estremamente graditi nella città delle Due Torri. Senza escludere l’opzione di un prestito per Tiago Djalò, apprezzato e monitorato pure dal Genoa. Il portoghese viene da 14 mesi di inattività e ha bisogno di trovare minuti. Farlo in Emilia grazie a un Bologna impegnato su tre fronti e col palcoscenico della Champions potrebbe diventare la soluzione ideale, anche se lo stipendio dell’ex Lille appare un po’ elevato per i parametri rossoblù.

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