TORINO - Paulo Dybala-Juventus, capitolo rinnovo: ci sono news. Svariate. In primis. L’agente del giocatore, Jorge Antun, è ripartito per l’Argentina. Era arrivato a Torino il 26 luglio con l’intento di incontrare i dirigenti bianconeri per un summit decisivo. Dopo quasi 70 giorni ha deciso che poteva bastare così e ha salutato la compagnia, la Juventus, il Piemonte. Hasta luego, amigos. In secundis. S’è passati alla fase del “parli con il mio avvocato”. “La cosa è reciproca”. Dunque: butta maluccio? È rottura? No, al contrario.
Eppur si muove
Dybala resta al centro dell’universo (e dei progetti) bianconeri. Esattamente là dove spera di restare. Non c’è alcuna abiura d’intenti e convinzioni né da una parte né dall’altra, in quanto a volontà di proseguire insieme l’avventura. Ma piuttosto inamovibili sono anche certi paletti fissati dalle parti in causa da un punto di vista economico. I membri dell’entourage dell’argentino - Antun e Carlos Novel - da un lato; dall’altro lato il responsabile del mercato bianconero Federico Cherubini e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, se è il caso anche il vicepresidente Pavel Nedved: ciò che dovevano dirsi, gli uni e gli altri, se lo sono detto in telefonate e videochiamate interminabili. Toni garbati e cordiali (anche perché il nuovo assetto societario ha consentito di resettare certe scorie e attriti del passato) ma posizioni ferme. A questo punto il compito di trovare un compromesso e sintetizzare tesi e antitesi è stato demandato ad avvocati ed esperti commerciali, in fase di riflessioni su postille, cavilli, tassazioni, gestione di diritti di immagine e quant’altro. Tutto questo, comunque, nella convinzione che nel giro di poco tempo la situazione sarà risolta una volta per tutte. Probabilmente potremmo spingerci ad affermare che si tratta di una questione di dettagli, ormai. Di mera burocrazia e di tecnicalità.
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