Parla l’agente Torchia: “La Juve, casa Rugani”

Il procuratore del centrale: "Il suo futuro? Non sarà un mercato facile. Potrebbe andare in ritiro con i bianconeri, vedremo. Cinque anni di trionfi: la Juve è nel suo cuore, è stata una grandissima scuola”
Rugani (rientro dal prestito, subito a disposizione)© www.imagephotoagency.it

Buongiorno, Davide Torchia. Il suo Daniele Rugani è ora in vacanza dopo una stagione di alti e bassi tra Francia e Sardegna. Qual è il bilancio?

«La sessione estiva del mercato fu molto strana a livello di tempistica, tanto che quando arrivammo al Rennes la squadra aveva già disputato sei gare. Daniele si stava integrando bene nel gruppo, ha giocato due partite, ma un infortunio muscolare ha interrotto la sua ascesa. Per un ragazzo che fino ad allora non aveva avuto neanche un crampo, è stato un brutto colpo. E durante il recupero ha accusato una ricaduta: praticamente è stato fermo per tre mesi. Nel frattempo erano arrivate alcune richieste dall’Italia e nell’ultimo giorno del mercato invernale è passato al Cagliari dopo una trattativa fulminea».

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«Ha giocato subito la prima partita dimostrando il suo valore. Sedici presenze di cui 12 da titolare, con un gol da tre punti contro il Bologna: c’è anche la sua mano sulla salvezza dei rossoblù, un obiettivo che sembrava incredibile. Complessivamente è stata una stagione che poteva andare meglio, ma Daniele non è stato fortunato».

Rugani, da contratto, è legato ai bianconeri fino al 2024. Cosa resta della Juve in lui? Più soddisfazioni o rimpianti?

«Io mi fido dei numeri: Daniele ha giocato più di cento partite nella Juve, chi sostiene che sia stato una meteora si sbaglia di grosso. Non è facile arrivare così giovane in una squadra in cui la concorrenza nel suo reparto rispondeva ai nomi di Barzagli, Bonucci, Chiellini, Benatia... Se penso che deve ancora compiere 27 anni e ne ha accumulati 8 da calciatore di cui 5 in bianconero, beh, ha dato un buon contributo. Pure lui ha portato il suo mattoncino per la conquista dei cinque scudetti di fila: è qualcosa che resta negli annali».

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