Una volta l’ItalJuve rappresentava la consuetudine: si scorreva l’elenco dei convocati in azzurro e la maggior parte dei giocatori vestiva il bianconero del club. Così Enzo Bearzot ha costruito una delle Nazionali più divertenti nel 1978 e quella vincente al Mundial spagnolo quattro anni dopo. E quattro erano gli juventini titolari con Marcello Lippi nel trionfo tedesco 2006: Gigi Buffon, Gianluca Zambrotta, Fabio Cannavaro e Mauro Camoranesi, più Alessandro Del Piero pronto a dare una sostanziosa mano a gioco in corso. La dorsale italiana è sempre stato uno dei punti di forza della Juventus, anche quando le frontiere sono state riaperte del tutto. L’idea coltivata oggi con Massimiliano Allegri è quella di ricrearla, ampliando il gruppetto rimasto.
Manuel Locatelli è il centrocampista che serve ad Allegri
Per questo motivo la società persegue con forza l’obiettivo Manuel Locatelli, una operazione ideata da Fabio Paratici e che viene portata avanti dal suo successore, Federico Cherubini. Sul regista del Sassuolo c’è il via libera di Allegri, che alla società ha chiesto poche cose, ma ben definite: un centrocampista e una punta, innanzitutto. Il resto si vedrà. L’azzurro risponde all’identikit dell’elemento che serve alla Juventus: la passata stagione quello centrale è stato il settore che ha sofferto di più, per la mancanza di un elemento in grado di catalizzare i palloni e di dettare i tempi. Giovanni Carnevali, ad emiliano, in una intervista a Tuttosport ha detto che il destino di Locatelli si sarebbe deciso dopo l’Europeo, aggiungendo come sul giocatore ci siano sondaggi di club dall’estero. La Juventus monitora, sapendo anche che non sarà una operazione semplice, visto che il Sassuolo parte da una richiesta di 40 milioni.
Donnarumma a parametro zero è un'occasione ghiotta
Nel gruppo di Roberto Mancini c’è poi un secondo nome nei piani bianconeri. In questo momento non deve andare a coprire una esigenza primaria, potrebbe però capitare. Il giocatore in questione è Gianluigi Donnarumma, in uscita dal Milan a parametro zero. L’occasione è troppo ghiotta, quella di poter mettere sotto contratto uno dei portieri più forti al mondo, uno che ha compiuto 22 anni il 25 febbraio. Per questo la concorrenza è nutrita: da una parte il Barcellona, dall’altra il Paris Saint-Germain. E, in mezzo, la Juventus. In questo momento la questione porta non è una priorità, ad Allegri va benissimo Wojciech Szczesny, ritenuto sicuro e affidabile. Per questo motivo l’operazione è sottotraccia: prima occorre capire se ci possano essere squadre alternative per il polacco, quindi si potrebbe passare alla definizione (10 milioni di ingaggio per l’ex rossonero e 20 di commissione per il suo agente Mino Raiola). È una questione di tempi di gestire, valutando le mosse più opportune giorno dopo giorno. È anche una questione di saldezza di nervi, dal momento che Donnarumma è libero di accordarsi con chi vuole.
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