TORINO - Avrà la numero 7 all’Europeo e domani sera la sua Spagna se la vedrà con il Portogallo del numero 7 più famoso al mondo in una delle amichevoli più stuzzicanti prima del via alla manifestazione continentale. Chiamatele coincidenze o chissà cosa, per Alvaro Morata forse conterà poco, o forse molto (un altro 7 nella storia del fùtbol è stato Raul, per dire), probabilmente lo responsabilizzerà un po’ di più nel fare un percorso nella sua Nazionale che possa consentirgli di svoltare rispetto a una stagione con qualche ombra di troppo nonostante i 20 gol segnati in 44 partite giocate tra campionato e Coppe. Già, le Coppe: in Europa si stagliano le 6 reti firmate nell’arco di una Champions per altro interrottasi troppo presto, mentre le 11 in Serie A ne fanno comunque il secondo marcatore dietro le 29 di Cristiano Ronaldo. Però il giudizio complessivo sull’annata non cambia granché, né ribalta le convinzioni del ’92 di Madrid. Tra passato recente e futuro prossimo, Alvarito sembra avere le idee chiarissime.