Aguero-Juve, perché sì e perché no

I bianconeri non si sono mossi, ma sono attenti. Costi non compatibili, ma se partisse un big...
Aguero-Juve, perché sì e perché no© EPA

È la primavera degli svincolati di lusso. Dopo Leo Messi, uno dei pezzi più grossi a parametro zero è Sergio Agüero. Il Kun e il Manchester City hanno annunciato ufficialmente l’addio nei giorni scorsi. Negli ambienti del mercato era tutto chiaro da un po’ di tempo. In Inghilterra vengono accostati diversi top club al 32enne attaccante argentino. Anche la Juventus. Ma è davvero una possibilità per i bianconeri?

Juve fredda

Il dg Fabio Paratici, fin dai tempi dell’accoppiata con Beppe Marotta, è sempre stato uno specialista dei parametri zero. Il Covid, però, sta cambiando molte cose, anche nelle strategie di mercato. La nuova politica della Juventus, avviata già la scorsa estate, mira soprattutto a investire su giocatori giovani e dagli ingaggi non mostruosi per diminuire il monte-stipendi complessivo della rosa. Motivo per cui i grandi svincolati, gratis o quasi a livello di cartellino ma comunque parecchio onerosi a livello di salario, sembrano meno di moda nelle strategie dei campioni d’Italia. Ufficialmente la Juventus non si è ancora mossa per Agüero, i cui costi (stipendio in doppia cifra) non vengono considerati compatibili. Tanto che, ora come ora, Paris Saint Germain e Barcellona sembrano in vantaggio nella corsa all’ormai ex bomber del Manchester City.

Juve sì

Nel mercato, però, tutto può cambiare anche in fretta. Tradotto: la linea generale economica della Juventus non varierà, piuttosto potrebbero mutare le priorità dei bianconeri. Aggiungere Agüero a Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala non sembra fattibile, però nelle prossime settimane non si può escludere che possa cambiare qualcosa nel reparto offensivo di Andrea Pirlo.

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