TORINO - Sembra un addio, ma potrebbe essere un arrivederci. Il nome di Arkadiusz Milik è uscito dalla lista juventina del presente, non da quella del futuro. Il 26enne centravanti polacco è riuscito a lasciare il Napoli (previo rinnovo per rendere possibile l’affare) e ora è ufficialmente del Marsiglia. Un successo per tutti, a sei mesi dalla scadenza del contratto del polacco con gli azzurri. Aurelio De Laurentiis ha monetizzato: prestito con obbligo di riscatto a 8 milioni più 4 di bonus e percentuale sulla rivendita. Il club francese, grazie all’intuizione del ds Pablo Longoria, ha colto una delle migliori opportunità del mercato invernale. E Arek, ai margini da inizio stagione nel Napoli, finalmente tornerà a fare quello che più ama: giocare. Grazie al puzzle creativo con il Marsiglia, costruito pezzo dopo pezzo dal mediatore Fabrizio De Vecchi, Milik arriverà lanciato all’Europeo e convincerà sul campo il nuovo ct Paulo Sousa.
Milik-Juve, le vie del mercato sono infinite
E la Juventus? Alla Continassa dopo il tentativo fallito in estate con il Napoli (conguaglio e Romero, poi finito all’Atalanta) non si facevano troppe illussioni per questa finestra di trattative. Il dg bianconero Fabio Paratici, abituato a monitorare più situazioni contemporaneamente, ha sempre tenuto le antenne dritte su Milik. Soprattutto per capire se davvero il polacco sarebbe arrivato a scadenza. Non è andata così. Ma le vie del mercato sono infinite. E spesso nel calcio quello che non succede in una sessione, si realizza in quelle successive. Lo scorso ottobre è capitato a Federico Chiesa, arrivato alla corte di Cristiano Ronaldo con un anno di ritardo rispetto ai piani, e magari in futuro toccherà all’ex napoletano.
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