© Marco CanonieroGENOVA - Non è di certo un momento facile per il Genoa. Dopo la seconda salvezza consecutiva conquistata solo all'ultima giornata, il presidente Preziosi ha prima annunciato un passo indietro, quindi dato il via all'ennesima rivoluzione, insoddisfatto dei risultati degli ultimi anni. Il tutto però da farsi in tempi brevissimi, complice lo spazio ridotto tra la fine del campionato e l'inizio di quello nuovo. Così ecco la scelta di salutare il ds Marroccu virando su Daniele Faggiano, che si è subito messo al lavoro tra rosa da sfoltire e società da rinnovare. E' cambiato il tecnico, da Nicola che si era guadagnato il rinnovo automatico con la salvezza a Rolando Maran che ha voluto con sé tutto il suo staff, compreso il preparatore dei portieri Bressan, ha portato all'addio di Alessio Scarpi dopo 15 anni di Genoa.
In tutto questo Faggiano si ritrova a dover ricostruire una squadra che va comunque cambiata, non fosse altro per il fatto che con la rosa precedente si è dovuto attendere l'ultima gara per evitare la serie B. Nodi cruciali invece sono gli ingaggi superiori al milione di euro netti di giocatori over 30. Da Schone a Criscito, da Radovanovic a Zapata. Elementi di valore, ma economicamente non più sostenibili per un club come il Grifone, soprattutto in questo momento. Anche di questi si occuperà Faggiano, che nel frattempo ha concluso il colpo Perin, assicurandosi anche per il prossimo campionato l’Airone di Latina per la porta rossoblù. Ceduti Lapadula e Gunter, non riscattati Goldaniga e Sanabria, sotto la lente vi sono altri due attaccanti: Favilli e Pinamonti. Il primo ieri è andato a segno nella partitella in famiglia contro la Primavera, mentre il secondo, in ritiro con l’Under 21, nei prossimi giorni sarà ricomprato dall’Inter sull’onda di un gentleman agreement (in ballo 20 milioni). Nel frattempo rimangono obiettivi reali proprio due nerazzurri, Ranocchia e Borja Valero, per i quali gli uomini mercato sono al lavoro [...]
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