La Juventus è arrivata alla stretta finale per la sostituzione di Gonzalo Higuain. Il dg Fabio Paratici, dopo aver lavorato per settimane su più tavoli (Jimenez, Milik, Zapata, Morata, Lacazette), ha ridotto il personalissimo “Gran Premio del numero 9” a una corsa a due tra Edin Dzeko (Roma) e Luis Suarez (Barcellona). Il 34enne bosniaco era - e resta - a un passo dai campioni d’Italia, tanto da aver ricevuto rassicurazioni anche da Andrea Pirlo nelle ultime ore.
Ma il mercato è fatto anche di opportunità e Paratici, che è un maestro nell’infilarsi in situazioni all’apparenza impossibili, negli ultimi giorni si è buttato con decisione sul 33enne uruguaiano. E il Pistolero, molto più che affascinato dalla Juventus, ieri ha avuto un contatto telefonico con il vicepresidente Pavel Nedved. Alla Continassa vogliono chiudere per uno dei due e il fattore tempo sarà decisivo. Dzeko e Suarez non saranno cloni (basta guardarli fisicamente), ma sono due esemplari di centravanti top. Sicurezze assolute, di spessore internazionale. L’età è simile (il romanista ha un anno in più) e anche i costi complessivi si assomigliano. Ecco perché Paratici, il quale sta trattando a oltranza su entrambi i fronti, a questo punto ne fa soprattutto una questione di timing. Tradotto: con il primo che si libera, si chiude. Il tempismo è fondamentale nel mercato e il dg juventino non può - né vuole - aspettarne uno correndo il rischio di perderli entrambi e di doversi poi inventare un piano C probabilmente di livello inferiore. Ma chi la spunterà alla fine?
Doppio binario
Già, sarà più rapido Dzeko a “liberarsi” dalla Roma e soprattutto a uscire vincitore dalla triangolazione che vede protagonisti, oltre che i giallorossi, anche il Napoli e Milik (successore designato del bosniaco)? O sarà più veloce Suarez, dichiarato dal Barcellona fuori dal progetto proprio come Higuain nella Juventus, a trovare un accordo con i catalani per la rescissione?