TORINO - «È una cavolata che senza pubblico il Sassuolo è avvantaggiato», tuona Giovanni Carnevali, amministratore delegato degli emiliani.
Pensa sia più un alibi di qualche avversario?
«Non lo so e sinceramente non mi interessa. Dopo il lockdown siamo stati i primi ad iniziare gli allenamenti individuali nel nostro centro sportivo e ci piacerebbe essere anche i capofila nel riaprire lo stadio ai tifosi. Sassuolo è una città piccola, di 40 mila abitanti, ma abbiamo comunque 7 mila abbonati. Gente fedele e appassionata. Direi che i tifosi mancano soprattutto a noi. I nostri sono pochi, ma buoni».
Un altro detto recita: “non c’è due senza tre”. Dopo aver rallentato l’Inter e fermato la Lazio, stasera ospitate la Juventus capolista.
«Non sono scaramantico. Anzi, sono convinto che i detti popolari abbiano sempre un fondo di verità. Speriamo sia così anche stavolta. Io ci credo in un risultato positivo. Siamo in forma e non ci poniamo limiti».
Classifica di serie A post Covid. Sassuolo in zona Champions, con un punto in più della Juventus. È più orgoglioso del presente o rammaricato per l’inizio di stagione?
«Siamo tutti molto soddisfatti perché l’ottima ripartenza dimostra che abbiamo gestito benissimo l’emergenza. Le difficoltà e la paura legata al Coronavirus ci hanno compattato ancora di più tutti: squadra, staff, dirigenza».
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