MILANO - La situazione non chiarissima del Milan agevola il ruolo di chi cerca di inserirsi in trattative già avviate dai rossoneri, ma poi congelate alla luce dell’incertezza latente. E la beffa è doppia, quando a sorpassare è l’Arsenal, ovvero la società che ha visto crescere Ivan Gazidis, attuale amministratiore dellegato del Milan, nel mondo del calcio. Eppure, sta andando proprio così per quanto riguarda Dayot Upamecano, potente difensore francese di 21 anni, che era uno dei candidati principali per andare ad affiancare Alessio Romagnoli al centro della difesa rossonera. Matias Musacchio andrà via, Duarte a prescindere dall’infortunio che lo sta ancora tenendo fuori non ha dato indicazioni che possano spingere ad affidargli un ruolo di primo piano nella squadra del futuro. Simon Kjaer potrebbe anche rimanere, se il club lo riscatterà dal Siviglia per una cifra non importante. Ma serve, come detto, almeno un grande acquisto. E in linea con la filosofia del cub rossonero, gli occhi si erano puntati, soprattutto, su Upamecano, che ha tutto ciò che deve avere per piacere a Ralf Rangnick. Gioventù (22 anni a ottobre), giusta esperienza (terza stagione da titolare nel Lipsia), un allenatore fedelissimo di Rangnick (Julian Nagelsmann che quindi può garantire sulla crescita del giocatore) e infine un contratto a scadenza ravvicinata (2021) che significa impossibilità di chiedere la luna per il suo cartellino, pur trattandosi di uno dei giovani difensori più promettenti di tutta Europa.
Peccato però che mentre il Milan stia ancora cercando di definire il suo futuro (chi fa mercato, in questo momento, per il club rossonero?), ci sia invece chi può sedersi a un tavolo per trattare in concretezza. Ed è esattamente quello che ha fatto l’Arsenal, strappando una specie di promessa da parte del Lipsia: se Upamecano non dovesse rinnovare il contratto, in estate farà le valigie per evitare di perderlo a zero fra un anno.