ROMA - Dzeko da solo non basta. E non perché nella classifica dei marcatori è soltanto al dodicesimo posto con 12 reti. Per la rincorsa alla Champions servono infatti anche i gol degli altri attaccanti. Basti pensare che l'Atalanta, che in classifica precede i giallorossi, ha Muriel (una riserva) che ha segnato 13 volte. Addirittura una in più del centravanti bosniaco e due più del titolare Zapata (fermo a 11) che però aggiunto ad Ilicic (a quota 15) forma comunque un tandem da 26 centri. Senza voler scomodare le prime tre in classifica che possono annoverare numeri da capogiro (Immobile-Correa 34, Ronaldo-Dybala e Lukaku-Martinez 28) anche Joao Pedro-Simeone (22) a Cagliari e Caputo-Berardi (22) con il Sassuolo, hanno fatto meglio di Dzeko più uno degli attaccanti del 4-2-3-1 a disposizione di Fonseca.
A Mkhitaryan (6), Under (3), Kluivert (4) e Perotti (3) fischieranno le orecchie. I quattro hanno tra l'altro una caratteristica che li accomuna: la Roma chiede loro i gol-Champions pur consapevole di come abbiano le valigie pronte. I motivi sono diversi: l'armeno perché difficilmente riuscirà a strappare un rinnovo del prestito dall'Arsenal. Under e Kluivert che saranno presumibilmente sacrificati sull'altare delle plusvalenze per salvaguardare i due gioielli Zaniolo e Pellegrini. E poi c'è Perotti che, falcidiato anche in questa stagione dagli infortuni (uno dei primi a fermarsi alla ripresa degli allenamenti: da valutare oggi), pesa troppo nel rapporto stipendio (2,7 milioni)-minuti giocati. .