MILANO - Il nome in cima alla lista, fin dai primi contatti fra le due dirigenze a fine 2019, è sempre stato uno: Arthur. E’ lui, il 23enne centrocampista brasiliano il giocatore individuato fin da subito dall’Inter come la contropartita tecnica preferita da inserire nell’eventuale operazione Lautaro Martinez-Barcellona. Sì, poi sono finiti sul tavolo moltissimi altri elementi blaugrana, alcuni valutati dall’Inter, altri offerti dal Barcellona, idee praticabili o meno, principalmente per motivi economici (vedi Griezmann o Coutinho, per non parlare di Messi nei giorni in cui dall’Argentina parlavano di rottura dell’argentino con la società). Ma il giocatore sottolineato con la matita blu è sempre stato Arthur, seguito dall’Inter già dal 2017 quando iniziò a mettersi in luce nel Gremio. Fino a qualche settimana fa il centrocampista, arrivato al Camp Nou nell’estate del 2018 per 31 milioni di euro più 9 di bonus, era stato però tolto dal mazzo dal Barcellona: incedibile. Qualcosa, però, nelle ultime ore è cambiato.
La voglia di Lautaro da parte del club blaugrana, infatti, starebbe spingendo la dirigenza a rivalutare la posizione di Arthur. E’ vero, il Barcellona confida di incassare dalle cessioni di Coutinho (è spuntato il Chelsea), Dembelé, Rakitic e altri giocatori non più centrali al progetto, ma ha capito che per arrivare a Lautaro servirà andare incontro alle richieste dell’Inter e solamente inserendo una contropartita gradita, se non la più gradita, il Barça riuscirà a ottenere un significativo sconto. Perché ricordiamo: Lautaro ha una clausola di rescissione da 111 milioni, ma Inter e Barcellona hanno convenuto di trattare per una valutazione superiore (di quasi 150 milioni) per permettere al club spagnolo di non dover pagare i 111 milioni in un versamento unico - come impone la specificità di questa clausola - per poter rateizzare la somma finale e inserire nell’operazione uno o due giocatori, al fine di mettere a bilancio delle plusvalenze.