Juve, prima Pogba poi Gravenberch

Il club bianconero continua a lavorare con Raiola per riportare il francese a Torino e bruciare le rivali sul gioiello dell’Ajax
Juve, prima Pogba poi Gravenberch© www.imagephotoagency.it

TORINO - Paul Pogba desidera la Juventus e il sentimento è ricambiato. L’uscita allo scoperto di Mino Raiola non è stata casuale. Il super agente italolandese non parla mai a caso e l’altra sera, dopo Milan-Juventus, è stato abbastanza chiaro: «Paul tornerebbe volentieri alla Juventus. Come per Ibra, l’Italia è la sua seconda casa. Pogba non è una operazione per tutti, ma il mio lavoro è quella di renderlo possibile». Provarci, non significa sempre riuscirci. Ma se Raiola si è esposto così publicamente, una cosa è certa: il procuratore di Pogba ha un piano in testa e sa di avere qualche carta importante da giocarsi nei prossimi mesi con il Manchester United. I rapporti tra Raiola e la Juventus sono ottimi, grazie anche al legame fortissimo con Pavel Nedved. Il vicepresidente bianconero, già determinante nell’affare De Ligt, proverà a ripetersi in tandem con il dg Fabio Paratici. Se Pogba, tanto per i dirigenti juventini quanto per Raiola, è la priorità, sul tavolo ci sono altri dicsorsi. E uno riguarda quello che gli esperti considerano una sorta di clone del francese da ragazzino: Ryan Gravenberch, 17enne dell’Ajax.

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La Juve avrebbe rivoluto Pogba già nel 2018

MINO AL LAVORO - Sicuramente dopo due tentativi andati a vuoto, in estate ne andrà in scena un terzo per Pogba. Già, perchè la Juventus avrebbe rivoluto il Polpo già nel 2018, quando poi l’operazione Cristiano Ronaldo mise tutto il resto in secondo piano, e pure lo scorso luglio. Stavolta Raiola sembra molto più che possibilista anche perché Pogba è praticamente un separato in casa dalle parti di Old Trafford. Questo, però, non significa che il Manchester United voglia svendere quello che resta il giocatore più forte della rosa. Gli inglesi nelle scorse settimane hanno investito 80 milioni per acquistare Bruno Fernandes dallo Sporting e in molti, senza neanche troppa malizia, hanno interpretato l’ingaggio dell’ex Novara, Udinese e Sampdoria come il primo passo verso il post Pogba.

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TORINO - Paul Pogba desidera la Juventus e il sentimento è ricambiato. L’uscita allo scoperto di Mino Raiola non è stata casuale. Il super agente italolandese non parla mai a caso e l’altra sera, dopo Milan-Juventus, è stato abbastanza chiaro: «Paul tornerebbe volentieri alla Juventus. Come per Ibra, l’Italia è la sua seconda casa. Pogba non è una operazione per tutti, ma il mio lavoro è quella di renderlo possibile». Provarci, non significa sempre riuscirci. Ma se Raiola si è esposto così publicamente, una cosa è certa: il procuratore di Pogba ha un piano in testa e sa di avere qualche carta importante da giocarsi nei prossimi mesi con il Manchester United. I rapporti tra Raiola e la Juventus sono ottimi, grazie anche al legame fortissimo con Pavel Nedved. Il vicepresidente bianconero, già determinante nell’affare De Ligt, proverà a ripetersi in tandem con il dg Fabio Paratici. Se Pogba, tanto per i dirigenti juventini quanto per Raiola, è la priorità, sul tavolo ci sono altri dicsorsi. E uno riguarda quello che gli esperti considerano una sorta di clone del francese da ragazzino: Ryan Gravenberch, 17enne dell’Ajax.

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