TORINO - Tutto Stadium e Chiesa, potremmo dire, almeno per un giorno. Ponendo l’accento su uno dei talenti più promettenti (e che già stanno iniziando a mantenere) del calcio italiano ed un impianto nel quale, quel giovane talento, ha già iniziato a scrivere pagine di storia, per ora personale, importantissime. Quasi che il destino voglia metterci lo zampino.
Tutto Stadium e Chiesa, ad esempio, quando il 20 agosto 2016 il Federico figlio d’arte fece il suo debutto ufficiale come titolare della Fiorentina. Curiosità: Paulo Sousa non ebbe remore a schierare il ragazzino già al 1’ del primo tempo, furono semmai gli steward dello Stadium (dopo la ripresa) a fargli storie per il rientro. Ricorda l’attaccante: «Dopo che feci la doccia mi recai al tunnel e quelli della sicurezza mi dissero che in campo non potevano entrare tutti, che dovevano chiedere a un superiore. Dovetti convincerli che avevo già giocato un tempo!». Poco male, alla fine, un aneddoto in più da raccontare ai nipotini, a tempo debito. Resta comunque quella importante rottura del ghiaccio con il calcio che conta, inizio d’una parabola ascendente.