TORINO - Argentina-Messico sarà l’antipasto, Fiorentina-Juventus il primo piatto, Atletico-Juve il secondo con contorno di... polemiche? Sbuffi? Sorprese per l’ennesima panchina, al Wanda? Magari no, però chissà. Dubbi e ipotesi s’annidano nella mente di Paulo Dybala, ora come ora sollevato dal feeling a prova di bomba con il ct Lionel Scaloni ma che archiviata la Nazionale tornerà a Torino. E il film che si girerà sotto la Mole non ha ancora una trama definita: difficile sia solamente una commedia a base di sorrisi per i successi riportati dai campioni d’Italia, più probabile si tratti di un thriller con finale mai così indecifrabile. Perché è vero che Dybala abbia tutta l’intenzione di riprendersi la scena, ritrovando un ruolo ben delineato che sostenga conoscenze e competenze affinate nel corso degli anni vissuti in Italia. Ma attenzione: sotto la pace che regnerà ancora alla Continassa tra fuoriclasse, campioni e talenti assortiti c’è un fuoco che brucia, sostenuto dal mercato. Un mercato spesso fatto di voci, gossip, rumours. Nel caso della Joya, tuttavia, si entra in un ecosistema ricco di trattative saltate per varie ragioni e che rischiano di tornare in vita per gennaio, quando con la gentile collaborazione di altri top club europei il puzzle potrebbe essere completato.