Lotito: "Milinkovic? La Lazio non ha bisogno di vendere"

Il presidente biancoceleste: "Dopo la Juve, e con un fatturato diverso, siamo la squadra che ha vinto più trofei. A Formello sorgerà un Campus"
Lotito: "Milinkovic? La Lazio non ha bisogno di vendere"© Getty Images for Lega Serie A

ROMA“Questo è un progetto che ci permette di dimostrare il processo crescita del club". Alla presentazione della "Scuola di formazione post carriera S.S. Lazio Settore Giovanile e Squadra Femminile", il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato così: "All’inizio parlavo di calcio didascalico ed informativo, perché questo sport è la massima espressione che può aiutare i giovani a vivere secondo i valori dello sport; non a caso, nell’Antica Grecia durante le Olimpiadi venivano interrotte le guerre. Il calcio consente il superamento degli steccati di carattere culturale - prosegue Lotito -, economico, culturale e razziale per far sì che a prevalere sia sempre il merito. Occorre coniugare l’aspetto fisico e culturale: l’uomo non è solo forza, ma anche intelletto. La crescita culturale della conoscenza e dello spessore umano della persona consente ad ognuno di decidere ed agire in libertà. Se spero in una offerta per Milinkovic? Non spero nulla, non mi sono posto il problema e non dobbiamo vendere per fare mercato. Se sono soddisfatto della Lazio che sta nascendo? Lo dirà il campo, sicuramente è un gruppo coeso. La Lazio è una squadra che può pensare ad un futuro stabile, questa è la mia soddisfazione, al contrario di quello che è successo in passato".

"A Formello ci sarà un Campus"

"I giovani devono crescere dal punto di vista umano. La scelta dei giocatori è stata sempre compiuta secondo tre parametri: la potenzialità agonistica, la moralità e la compatibilità economico-finanziaria. Siamo stati i primi in Italia a dotarci del supporto di uno psicologo per i giocatori ed i genitori, i quali spesso intervengono in modo non positivo, saturando quello che nasce come un semplice gioco. I ragazzi devono allenarsi sempre con spirito di gruppo e di sacrificio, con umiltà e determinazione - spiega il presidente della Lazio -. Siamo proiettati nel creare un campus nel Centro Sportivo di Formello: tra poco termineranno i lavori che stiamo realizzando. Avere la possibilità di una prospettiva rende le persone più serene e dedicate perché sanno di non perdere tempo e di avere un’alternativa, di poter decidere. Il raggiungimento di un obiettivo non è del singolo, ma di ogni componente del gruppo. La Lazio è una società proiettata nel futuro, pronta ad instaurare un percorso congiunto tra valori fisici e culturali. Il lavoro ed i sacrifici pagano sempre. Al momento del mio insediamento, avevo detto di aver acquisito una società al funerale, di averla portata in coma irreversibile e di avere in mente di renderla reversibile".

"Dopo la Juve, siamo la squadra che ha vinto di più con un fatturato diverso"

"Dopo quindici anni, rivendico crescita sportiva e di risultati, dopo la Juve vinto più di tutti con fatturati diversi - sottolinea Lotito -. Idee, organizzazione consentono di centrare gli obiettivi. Ricordo l’arrivo di Rocchi, al quale avevo profetizzato un grande futuro: lui è la dimostrazione che la Lazio punta sulle qualità umane delle persone. In una famiglia, il padre deve essere il primo a dare l’esempio: questo io voglio rappresentare, per conservare e tramandare i valori. Mi auguro che la Lazio possa raggiungere i migliori risultati, ma prima di tutto deve rappresentare un riferimento certo. I giocatori devono essere un esempio perché sono un paradigma per i giovani, che sono i cittadini del domani. L’aspetto economico è fondamentale in un contesto civile, ma Il calciatore non può essere accumunato solo a valori materiali. Il comportamento dei giocatori deve essere positivo nel quotidiano, che va oltre i trofei vinti. Il merito è centrale: una scuola in cui chi non studia viene promossa non solo è iniqua, ma non aiuta neppure a formare la persona, a valorizzarla per ciò che fa. La Lazio sta cercando di dotare di quanti più strumenti utilizzabili i giocatori per coniugare aspetto sportivo e culturale. Alla fine di questo percorso, sia che si diventi calciatore, sia che si possa arrivare ad effettuare mansioni diverse nella vita, aspetto centrale resta sempre la dignità della persona, per far sì che chiunque possa decidere del proprio futuro. Siamo noi a dover dettare le linee strategiche del calcio per cambiarlo all’insegna di questi valori".

"Stadio? Non è un progetto all'ordine del giorno"

"Tra un paio di mesi dovrebbero terminare i lavori all’interno del Centro Sportivo di Formello con strutture e campi all’avanguardia. Gli spogliatoi della Primavera e del Settore Giovanile non sono a livello di alcuni spogliatoi delle prime squadre di altri club. Ho dotato la Primavera della prossima palestra, della propria area medica e del proprio magazzino; stessa cosa per il Settore Giovanile. Tutte le squadre saranno nella stessa area interna ma in modo separato, come dentro una casa, i figli che hanno età diversa vivono insieme ma in stanze diverse. I più grandi devo rappresentare l’esempio per i più giovani. A breve sorgerà anche una nuova struttura di sei ettari con scopo scolastico, come fosse un campus. Inoltre, una struttura sulla Nomentana è già stata acquisita. Noi non andiamo a caso ma abbiamo una progettualità. Parlare dello stadio qui ora non mi sembra il caso: non lo dico per fuggire dalla domanda ma solo perché non è all’ordine del giorno. La miopia della politica dell’epoca non ci ha consentito di realizzare una struttura che sarebbe stata un fiore all’occhiello non solo nazionale ma europeo, raggiungibile su rotaia, con una fermata dentro lo stadio, su gomma e su battello, con partenza da Castel Sant’Angelo. La storia è maestra di vita: studiarla consente di non ripetere gli errori commessi da altri. La crescita culturale consente il giudizio: la differenza tra l’uomo e la bestia è la capacità di avere una serie di nozioni che diventano parti integranti della cultura e della persona per esprimere comportamenti consoni. Sarà la storia a dirci se avremo fatto bene o male; spero che questa iniziativa, nonostante non porti allo Scudetto sul campo da calcio, possa consentirci di fregiarci della capacità di formare uomini oltre che calciatori ha concluso Lotito.

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