TORINO - Devono essere definiti i contorni economici e burocratici del divorzio fra Maurizio Sarri e il Chelsea. Per questo, il rappresentante del tecnico, Fali Ramadani, volerà a Londra tra oggi e domani: in agenda c’è un incontro Marina Granovskaia, la plenipotenziaria del Chelsea, con la quale dovrà chiudere la vicenda, liberando in modo ufficiale Sarri. A quel punto la Juventus potrebbe chiudere con lui e annunciarne il nome. Le tempistiche, quindi, contano almeno tre giorni prima dell’ultima svolta, anche perché fino a martedì Fabio Paratici sarà lontano dalla sede della Continassa e, più precisamente, si troverà fra Capri e Napoli, dove martedì pomeriggio riceverà il premio Football Leader. Non una caso che il direttore dell’area sportiva juventina si è goduto una breve vacanza con i famigliari: sa che per ora le operazioni sono gestite da Sarri e dal suo rappresentante, quindi resta in informatissima attesa, restando in contatto con tutti i protagonisti della vicenda.
Ma c’è la possibilità che il Chelsea blocchi Sarri? E’ molto remota, quasi impossibile: venerdì Sarri ha avuto un colloquio con la Granovskaia, spiegandole il suo desiderio di lasciare il Chelsea e ottenendo un sostanziale via libera. D’altra parte, i vertici del Chelsea avevano già previsto il divorzio, ben prima della finale di Europa League: Sarri, nonostante i successi ottenuti, non ha mai goduto delle simpatie dell’ambiente. E il Chelsea sembra ormai molto vicino a ingaggiare FrankieLampard (nonostante clamorose voci abbiano rilanciato il nome di MassimilianoAllegri, in quello che risulterebbe un singolare scambio di panchine). A questo punto, Ramadani e il Chelsea devono discutere l’eventuale indennizzo di sei milioni di euro previsto dal contratto di Sarri. La Juventus non vorrebbe pagarlo in contanti, ma si è resa disponibile a inserirlo in una qualche operazione di mercato. Due i nomi circolati con insistenza dalle parti di Stamford Bridge: Emerson Palmieri, il terzino sinistro cui la Juventus aveva già pensato più volte e che potrebbe tornare di moda oppure Juan Familio Castillo, esterno classe 2000, che si è messo in evdenza nella Youth League in cui il Chelsea si è piazzato secondo, perdendo la finale con il Porto. Curiosità: Castillo era uno dei nomi elencati da Paratici nel famoso foglietto ritrovato in un cestino di un ristorante milanese e poi diffuso mediaticamente.
A questo punto, dunque, si tratta solo di aspettare che anche gli ultimi pezzi del puzzle Sarri vadano al loro posto. Il tecnico è tornato a casa e attende notizie dal suo agente, Paratici le aspetta da Napoli, Andrea Agnelli e Pavel Nedved nella sede della Continassa. Il tutto mentre una buona parte del popolo bianconero è in subbuglio all’idea di vedere Sarri sulla panchina. Al tecnico toscano non perdonano certi atteggiamenti: dal famoso dito medio rivolto al pubblico juventino, che stava accogliendo il pullman del Napoli nella partita della scorsa stagione, fino a certe dichiarazioni e certe prese di posizione. Sicuramente, se diventasse l’allenatore della Juventus, sarebbe necessario uno sforzo comunicativo per ricucire uno strappo che i supporter bianconeri sentono in modo particolare. Ma la questione non ha mai preoccupato più di tanto la dirigenza del club, decisa a prendere l’allenatore al di là del suo passato al Napoli e del suo ruvidissimo rapporto con il tifo juventino. Del tutto diversa la percezione della squadra che, soprattutto per quanto riguarda il gruppo degli italiani, accoglierebbe Sarri con grande entusiasmo, avendolo riconosciuto come tecnico molto valido da avversario. Il grande nodo, ovviamente, sarò però il rapporto che si dovrebbe instaurare con Cristiano Ronaldo. Certo, per conquistarlo, Sarri potrebbe citare i risultati strabilianti ottenuti con Higuain, Mertens o Hazard, che con lui hanno stabilito il loro record di gol.