Juve, Deschamps in caldo se Allegri dice basta

Il club bianconero non si farebbe trovare impreparato qualora Max, tecnico degli ultimi 5 scudetti, andasse via. La pista più agevole porta in Francia
Deschamps (quota 4)© AFPS

TORINO - Sarà meglio il francese, l’argentino, il catalano, oppure il toscano, che essendo italiano e con esperienza certificata in serie A rappresenterebbe - per alcuni - l’usato sicuro più affidabile in circolazione? Ché poi, se solo si considera il passato in bianco e nero, non ci sarebbe partita: Didier Deschamps, dal gol scudetto segnato al Parma nel ’95 all’anno vissuto in B da allenatore della Juventus mollata d’improvviso («Anche se fu un errore»), avrebbe la meglio senza discussioni. La corsa alla panchina dei campioni d’Italia comunque s’infiamma, nell’attesa che domani Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri facciano definitiva chiarezza sulle rispettive volontà. E come nell’estate 2014 i vertici del club ingaggiarono l’allora tecnico defenestrato dal Milan dopo aver sondato il terreno in tempi non sospetti, anche questa volta i contatti sono stati già portati avanti. Sarebbe un peccato mortale se la Juve si trovasse di colpo senza allenatore. Ma non sarà cosi, e cinque anni fa l’addio di Antonio Conte fu un colpo di teatro solamente fino a un certo punto.

Al netto di voci, risposte e controrepliche su mai confermate strategie adottate dalla dirigenza bianconera a partire dal dopo Atletico-Juve in poi per l’eventuale dopo Allegri, è un fatto che ai piani alti della Continassa si siano mossi non appena hanno cominciato ad annusare un’aria strana. Quattro i nomi in ballo, per ora, se Max dirà basta dopo un quinquennio di successi, davanti ad altre candidature che per svariati motivi al momento non sembrano compatibili con l’identikit tracciato a due passi dall’Allianz.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONFRONTI E CLAUSOLE - Deschamps, intanto. Un profilo apprezzato in eterno negli ambienti della Federcalcio francese dopo il trionfo conseguito al Mondiale di Russia 2018 da coach dei transalpini. A Clairefontaine il Didi nazionale è un’istituzione, specie di divinità in terra e non tremano all’idea che la Juventus possa portarsi via il ct. Però la possibilità di tornare ad allenare in un ambiente molto diverso da quello che nel 2006 circondo i sopravvissuti di Calciopoli tenta ancora l’ex centrocampista. La sensazione di aver lasciato il lavoro a metà è inconfutabile, senza contare il fatto che Deschamps non abbia un contratto lungo - scade nel 2020 - e l’ingaggio da 3,5 milioni sarebbe certamente rivisto e corretto al rialzo per la causa juventina. Per queste ragioni, insomma, il tecnico di Bayonne va considerato il favorito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Sarà meglio il francese, l’argentino, il catalano, oppure il toscano, che essendo italiano e con esperienza certificata in serie A rappresenterebbe - per alcuni - l’usato sicuro più affidabile in circolazione? Ché poi, se solo si considera il passato in bianco e nero, non ci sarebbe partita: Didier Deschamps, dal gol scudetto segnato al Parma nel ’95 all’anno vissuto in B da allenatore della Juventus mollata d’improvviso («Anche se fu un errore»), avrebbe la meglio senza discussioni. La corsa alla panchina dei campioni d’Italia comunque s’infiamma, nell’attesa che domani Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri facciano definitiva chiarezza sulle rispettive volontà. E come nell’estate 2014 i vertici del club ingaggiarono l’allora tecnico defenestrato dal Milan dopo aver sondato il terreno in tempi non sospetti, anche questa volta i contatti sono stati già portati avanti. Sarebbe un peccato mortale se la Juve si trovasse di colpo senza allenatore. Ma non sarà cosi, e cinque anni fa l’addio di Antonio Conte fu un colpo di teatro solamente fino a un certo punto.

Al netto di voci, risposte e controrepliche su mai confermate strategie adottate dalla dirigenza bianconera a partire dal dopo Atletico-Juve in poi per l’eventuale dopo Allegri, è un fatto che ai piani alti della Continassa si siano mossi non appena hanno cominciato ad annusare un’aria strana. Quattro i nomi in ballo, per ora, se Max dirà basta dopo un quinquennio di successi, davanti ad altre candidature che per svariati motivi al momento non sembrano compatibili con l’identikit tracciato a due passi dall’Allianz.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Juve, Deschamps in caldo se Allegri dice basta
2
Pagina 2