TORINO - Rieccolo. Rieccolo, El Tucumano. Cioè Roberto Pereyra. Cioè uno dei pallini più cari a Mazzarri, ma anche uno degli obiettivi più cari per Cairo. L’argentino è “caro” per tutti e due, insomma. Ma è anche una delle priorità, nei piani di mercato per la prossima stagione. D’accordo: ma piani di mercato per cosa? Al Toro hanno già cominciato a ragionare nei dettagli, però è del tutto evidente che le strategie di Cairo sono ancora in bilico sul piano inclinato del destino: perché, ça va sans dire, solo un ingresso in Europa consentirebbe di aumentare considerevolmente il budget a disposizione per gli acquisti, e con esso sia l’entusiasmo sia le ambizioni. Con (allegato) un insieme di necessità connesse a un miglioramento significativo della rosa nel suo completo, in termini innanzi tutto di qualità.
4 O 5: ECCO PERCHÉ - I vertici granata sono assolutamente convinti che serviranno per la prossima stagione 4 o 5 rinforzi, spalmati in ogni reparto. Ovvero: un terzino sinistro da aggiungere ai 3 esterni attuali (Ansaldi, De Silvestri e Ola, che verrà acquistato); un centrale difensivo per il centrosinistra (fermo restando il riscatto di Djidji e la permanenza ancora per un anno di Moretti, “anziano” ma utile punto di riferimento per tutto lo spogliatoio); una mezzala offensiva capace di illuminare il gioco tra centrocampo e trequarti (l’identikit di Pereyra, ex pupillo di Mazzarri nel Watford); un attaccante di livello superiore rispetto a Zaza, che potrebbe partire (e qui rimbalzano per esempio le chiacchierate intorno al milanista Cutrone); e molto probabilmente anche un interno (pure Baselli potrebbe infatti venir sacrificato, a fronte di buone offerte).
SERVE QUALITÀ DAVANTI - Il numero di riferimento, insomma, è questo: 4 o 5 rinforzi, al netto delle possibili cessioni, che produrrebbero a cascata l’aumento di elementi da trovare sul mercato.
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