TORINO - «Speriamo che Chiesa rimanga con noi alla Fiorentina, è un nostro punto di forza. Il calciatore, però, ha potere dal punto di vista contrattuale, rispetteremo la sua scelta. Vogliamo migliorare il nostro campionato e speriamo che lui faccia parte della rosa». Parole del club manager viola Giancarlo Antognoni, parole tutt’altro che marginali: anzi nodali nell’ottica di una trattativa non semplice, ma che a quanto pare si può incanalare verso sbocchi particolarmente graditi alla Juventus.
Chiesa è uno dei giovani più forti e peraltro con maggiori margini di ulteriore crescita del panorama italiano, non a caso nel mirino dei campioni d’Italia ma anche di Inter e di diversi top club stranieri (soprattutto londinesi, come Arsenal e Chelsea). Il direttore sportivo Fabio Paratici, però, s’è mosso per tempo e confida - ancor di più dopo le ammissioni di ieri della controparte - di poter superare forse l’ostacolo più arduo, che va al di là persino delle mere questioni economiche, cioè le ritrosie viola da un punto di vista campanilistico e di rivalità. Andare a rinforzare proprio la Juventus, si sa, è una cosa che in Toscana eviterebbero volentieri, onde non fomentare certe reazioni dei tifosi. Ma ormai - caso Federico Bernardeschi insegna - la situazione è un po’ mutata.
Federico Chiesa in azione con la maglia della Fiorentina