© www.imagephotoagency.itTORINO - Un sorriso, lui, non lo nega mai. Che si tratti di sfuggire a una domanda scomoda nel cuore di una notte milanese di mezza estate, oppure di salutare con soddisfazione il ritorno dalle ferie di un amico-fratello come Medhi Benatia. Miralem Pjanic vive questi giorni di intensi allenamenti alla Continassa - oltre che di vigilia della partenza per la tournée negli Stati Uniti - con ottimismo. Il problema, ora, è capire cosa accadrà al centrocampista bosniaco, oggetto di un corteggiamento ostinato ed insistente da parte di Chelsea e Manchester City. Sì, è vero, ci sono pure Barcellona e Paris Saint-Germain, anche se al momento i catalani e i francesi sembrano immersi nella penombra. La Juventus è tranquilla, osserva l’evolversi della situazione, convinta com’è di aver fatto i passi giusti.
IL NODO DEL CONTRATTO - Due soluzioni ballano nella mente dei dirigenti bianconeri: Pjanic rinnova il contratto e resta un punto fermo del progetto di Massimiliano Allegri, oppure va via perché alle implicazioni legate al fresco arrivo di Cristiano Ronaldo e all’appeal esercitato dal portoghese sui compagni vengono anteposte altre esigenze, altre convinzioni, altre prospettive. Quelle che condurrebbero in Premier dove sono disposti a fare carte false pur di avere Pjanic, nonostante vi sia una differenza sostanziale tra Blues e Citizens: i primi guarderanno le partite della prossima Champions League dal divano di casa, i secondi vi prenderanno parte da protagonisti assoluti, sulla carta. L’ex romanista ha un contratto con la Juventus fino al 2021 e un ingaggio da 4,5 milioni più bonus. Non poco, neppure il massimo, tale da sfiorare gli emolumenti di Gonzalo Higuain, il più ricco prima dell’avvento di CR7.
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