TORINO - Rio de Janeiro, Maracana, 13 luglio 2014: Mario Gotze si prende gioco dell’Argentina e la Germania è campione del mondo. In tribuna, sicuramente, un emissario della Juventus; in campo, su sponde opposte, Benedikt Höwedes ed Ezequiel Garay con Shkodran Mustafi in panchina. Sarà un caso, ma a una settimana esatta dalla fine del mercato i dirigenti bianconeri si stanno lanciando allo sprint dei tre difensori. In due condividono una caratteristica che può fare la differenza nelle valutazioni ai piani alti della Continassa: il primo e il terzo della lista sanno giocare al centro e sulla fascia, tanto che Höwedes nel giorno più importante del Mondiale di tre anni fa si posizionò sulla mattonella di sinistra nel quartetto a protezione di Manuel Neuer. E per completezza, se l’Argentina schierava Gonzalo Higuain allora di proprietà del Napoli, la Germania presentava Jérome Boateng nel cuore della retroguardia. Anche se poi quella legata al giocatore del Bayern Monaco rischia di rivelarsi una mera suggestione: Carlo Ancelotti non ha intenzione di mollarlo. In soldoni: al netto dell’esito della sfida al Maracana (Howedes colpì un palo, ma Garay fu il primo colpevole nell’azione decisiva), la Juve vuole chiudere ora per un difensore centrale eclettico. E i tre profili già sondati sono considerati sullo stesso livello: nessuno è più avanti degli altri nei contatti intrattenuti quotidianamente da Beppe Marotta e Fabio Paratici, tutti sono candidabili a conquistarsi un posto nella rosa di Massimiliano Allegri.