TORINO - Dei cinque acquisti è il più giovane e il meno famoso, anche per questo c’è grande attesa per Marko Pjaca. Il talento croato, dopo il blitz per visite mediche e firma sul contratto, domani comincerà per davvero l’avventura con la Juventus. «Vedrete: in poco tempo stupirà tutti», assicura l’agente Marko Naletilic, uno dei principali artefici dell’operazione tra Juventus e Dinamo Zagabria.
Pjaca all’Europeo ha mostrato lampi di classe con la Croazia: dovesse compilare la sua scheda tecnica?
«Può fare l’attaccante esterno, la seconda punta e anche il trequartista. Sì, trequartista alla Kaká, con intenzioni da attaccante. Pjaca non è un rifinitore alla Pjanic. I paragoni sono sempre difficili, ma io Marko lo vedo come un mix di Kaká e Cristiano Ronaldo».
Pjaca è più abile negli spazi stretti o in ripartenza?
«In Croazia viene definito come un talento difficile da studiare per gli avversari. Marko è uno che in campo aperto ti devasta in contropiede. Ma se trova difese chiuse, si mette a giocare a calcetto, sfruttando l’eccellente tecnica di base. Sia chiaro: parliamo di un 21enne che deve crescere ancora tanto e superare certi difetti».
Pjaca ha messo in conto un tirocinio stile Dybala?
«Certo. Se la sua priorità fosse stata avere il posto fisso avrebbe scelto altre squadre. C’era l’imbarazzo della scelta: Milan, Liverpool, Borussia Dortmund, Schalke, Wolfsburg, Fiorentina... Marko, invece, ha voluto a tutti i costi la Juventus. E vi assicuro che al Milan e in altri club avrebbe potuto guadagnare quasi il doppio. All’inizio magari giocherà poco e a partita in corso, però sono sicuro che con il tempo diventerà inamovibile per Allegri. Parliamo di un talento vero, di un giocatore da grandi platee. Marko ha personalità ed è intelligente: può diventare un simbolo della Juventus»
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