TORINO - I matti si dividono in due categorie: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che pensano di programmare la vittoria in Champions League. Beppe Marotta non appartiene a nessuna delle due categorie, ma sa che la Juventus sta per entrare in una nuova era, nella quale la Coppa dalle grandi orecchie diventerà l’obiettivo principale e dichiarato. Lo hanno detto i giocatori ancora umidi di champagne nel pomeriggio scudetto di Vinovo, dove in modo assai juventino si guardava già oltre il quinto scudetto consecutivo. Lo ha ribadito Allegri, che ha deciso di rimanere a Torino proprio per la realizzazione di un progetto più ambizioso. E non sono state parole dettate dall’euforia del momento. Anche perché con toni più sobri e manageriali se ne è già iniziato a parlare da qualche giorno, in sede.
I DUE SCENARI - Ecco perché, senza avere la pretesa di pianificare, comprare e vincere, alla Juventus stanno preparando una strategia per creare una squadra che sia in grado di competere con le grandi d’Europa. Il che tecnicamente avviene già da due stagioni, quindi la strategia bianconera non deve essere necessariamente rivoluzionaria, anzi il primo e fondamentale passaggio è di tipo conservativo, visto che si tratta di trattenere Paul Pogba. La crescita del francese è stata esponenziale e i margini lasciano intravedere livelli qualitativi spaventosi: Pogba è uno dei pochi giocatori veramente “europei” in organico. Un’arma illegale in Italia, un’arma necessaria in Europa. Intorno ai 23 anni di Pogba la Juventus può costruire la squadra che nei prossimi anni può alzare il trofeo più ambito. Senza la classe del Polpo viceversa si prospetta un piano B non per forza catastrofico, ma decisamente più impegnativo per la dirigenza. La cessione di Pogba porterebbe almeno 100 milioni nelle casse juventine, dove dovrebbero semplicemente transitare per finanziare l’acquisto di altri campioni in grado di non farlo rimpiangere, operazione possibile, ma non certo facile e, in ogni caso, rischiosa se confrontata con la certezza che offre la classe di Pogba, in crescita di stagione in stagione. Il dilemma dei dilemmi, dunque, è questo e intorno si struttura tutto il piano bianconero per il prossimo mercato e per il futuro più a lunga scadenza. Marotta ha un patto con Raiola: si decide tutto entro fine maggio. A quel punto si saprà che tipo di estate dovranno affrontare la Juventus e il suo popolo.
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport