TORINO - (e.e.) Nella sua Top 11 c'è tanta Juve, c'è tanta Italia. Zlatan Ibrahimovic, a Sports Illustrated, si confessa. E la sua formazione parte a tinte bianconere. «Quando sono arrivato alla Juve ero un giovane talento e mi sono ritrovato in spogliatoio con Thuram, Trezeguet, Del Piero, Cannavaro, Emerson, Nedved e Buffon. Mi sono detto: "Gesù, sono in uno spogliatoio dove posso vedere tutte queste superstar?". Ma al tempo stesso ho capito che ero lì perché ero bravo e questo mi ha dato fiducia. Quando ci allenavamo era già difficile superare in difesa Cannavaro, Thuram e Zambrotta ma poi ti ritrovavi Buffon e superarlo era quasi impossibile. E quello era in allenamento, figurarsi in una partita».Un applauso al difensore irraggiungibile: «Paolo Maldini, che aveva tutto, era completo, forte e intelligente». Il super compagno di squadra? «Patrick Vieira. Lui in ogni allenamento era un mostro, voleva distruggere tutto, ho imparato molto». E davanti? «Ronaldo il Fenomeno era il mio idolo e, come calciatore, era completo. Non ci sarà mai un giocatore migliore di lui». In panchina, invece, qualche distingue. «Guardiola è un tecnico fantastico ma come persona lo valuto diversamente. Specie di fronte a Mourinho, che ti manipola fino a che tu fai quello che vuole lui. Ed è per questo che ha successo. Van Gaal? Non mi piace, è la vecchia scuola, dove lui è il boss e tutti gli altri sono solo soldati. Molti grandi campioni hanno problemi con lui per come è fatto».
LA TOP 11 DI ZLATAN
Buffon
Zambrotta Thuram Cannavaro Maldini
Emerson Vieira Nedved
Del Piero Ibra Ronaldo