ROMA - «Non temo la pressione, sono pronto per questa sfida: la Roma è un club ambizioso e voglio proseguire a vincere trofei. Sono qui per vivere emozioni, speriamo di vincere il campionato». Ashley Cole si presenta così nel giorno del raduno della Roma di Rudi Garcia. Il terzino inglese, svincolatosi dal Chelsea, è sbarcato nella Capitale per continuare a sentirsi protagonista in campo. «Ho sempre avuto una buona relazione con Mourinho, ma gli anni passano e non ero più utile al suo progetto - spiega il giocatore che ha scelto la maglia numero 3 - Un raffronto tra lui e Garcia? Ora è prematuro, fra sei mesi forse potrò rispondere con cognizione di causa». Nessuna difficoltà, invece, a rispondere sul problema del razzismo nel mondo del calcio: «Ho risposto a questa domanda diverse volte, personalmente mi è capitato un episodio del genere quando giocavo con la Nazionale in Spagna, e credo sia giunto il momento di intervenire con decisione, anche se non sta a me dire quello che va fatto, le sanzioni che vanno inflitte. Sono le alte sfere del calcio a dover decidere, ma se non si interviene le cose non cambieranno mai. A me interessa però giocare e preferisco stare fuori da queste discussioni». E per continuare a giocare non ci ha pensato due volte a trasferirsi in Italia, su una tratta poco battuta dai suoi connazionali: «I calciatori britannici hanno paura di andare all'estero e spesso fanno una scelta di comodo restando a casa. L'avventura con la Roma per me è un'occasione per uscire fuori da Londra e per confrontarmi con un nuovo stile di vita».