Pagina 1 | Rabbia Manchester City: “Congiura!”

Il no comment del Manchester City, sancito dalla mancata conferenza stampa di ieri di Pep Guardiola - che avrebbe dovuto parlare prima della partita di Premier contro il West Ham di stasera - vale più di mille parole. Il club è sul piede di guerra contro l’intera Europa del calcio, rappresentata non solo dall’Uefa ma anche da una grossa parte degli altri top club. A onor del vero bisogna dire che l’ufficio stampa del City ha precisato che la partita contro i londinesi (rinviata per maltempo due settimane fa) non avrebbe avuto alcuna conferenza stampa a prescindere. E l’opinione è avvalorata dal fatto che nemmeno David Moyes ha parlato, non avendo alcun obbligo contrattuale nei confronti della Premier League.

Da parte del City, tuttavia, sono trapelate altre convinzioni che da una parte ovviamente stupiscono, ma dall’altra, per chi conosce l’ambiente del club, ratificano quel che da tempo i blu di Manchester dicono sottovoce. La Uefa non ha agito da sola ma sarebbe stata messa sotto pressione da altri club, in particolare Real Madrid, Paris Saint-Germain e Bayern Monaco oltre alle big della Premier. È questo lo scenario ipotizzato al Manchester City dopo l’esclusione dalle coppe europee per le prossime due stagioni per le violazioni del fairplay finanziario. Al City credono che varie società abbiano fatto pressione sulla Uefa perché prendesse questa posizione. E dietro ci sarebbe soprattutto il Psg, che ha evitato una seconda sanzione e il cui presidente, Nasser Al-Khelaifi, è nell’Esecutivo Uefa come uno dei due rappresentanti dell’Eca. Una battaglia politica, quindi, che non rappresenta comunque una novità: chi è in contatto con il club sa che al City si sentono accerchiati, pur avendo un quadro giuridico che secondo gli esperti legali del club non può che portare alla totale assoluzione. Una curiosità: nessuno cita la Juventus che, stando alle speculazioni estive - e non solo -, sarebbe in realtà la prima società interessata a un addio di Guardiola. Anzi, tra Torino e Manchester i rapporti rimangono ottimi, soprattutto dopo lo scambio estivo tra Cancelo e Danilo che ha fatto bene alle casse di entrambi i club. Alla fine il danno reputazionale, a prescindere da come andrà a finire, sarà comunque enorme.

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