Come cambiano velocemente le cose nel mondo del calcio. Sarà questo il pensiero che sta affollando la mente di Joshua Zirkzee negli ultimi tempi. La sua esperienza al Manchester United sembrava essere iniziata con il piede giusto, quello che gli aveva permesso di realizzare il gol vittoria all'esordio contro il Fulham il 16 agosto. Sono passati solo due mesi, ma sembra già un'eternità. Nello scorrere del tempo declinato in termini calcistici, le sfavillanti giocate con la maglia del Bologna sono ormai un lontano ricordo. Il grande salto, la Premier League, un calcio diverso, hanno condizionato l'adattamento dell'olandese, che sembra finito ai margini della compagine allenata da Ten Hag, nonostante i pessimi risultati che continuano ad arrivare.
Dalla sostituzione con l'Aston Villa al "ruolo incompreso"
Il "dramma" si è consumato nell'ultima giornata di Premier League contro l'Aston Villa. Dopo una prima frazione di gioco a dir poco anonima, l'ex stella rossoblù è stata sostituita in avvio di secondo tempo per fare spazio a un'altra conoscenza della Serie A, Hojlund. Un copione che si ripete ormai da qualche mese. Eppure, c'è chi giurerebbe sul fatto che il problema di Zirkzee sia legato alla posizione in campo. Come dimostrato durante la gestione Thiago Motta, una delle migliori qualità del talento olandese era quella di fare da raccordo tra il centrocampo e l'attacco. Un "cucitore" di reparti, capace di andare in aiuto dei compagni sulla metà campo, per poi organizzare e lanciare la fase offensiva. Nelle formazioni messe a punto da Ten Hag ha svolto, nella maggior parte dei casi, il ruolo di centravanti e di finalizzatore. Certamente nelle sue corde, ma non proprio il "vestito" migliore per l'ex Bayern Monaco.