Un nuovo Maldini... all'Arsenal: l'esordio coi Gunners nel nome di Paolo

Arteta manda il campo il difensore 18enne nella sfida contro il Bolton di Carabao Cup al posto di Calafiori
Un nuovo Maldini... all'Arsenal: l'esordio coi Gunners nel nome di Paolo© Getty Images

Un nuovo Maldini nel calcio europeo. No, non ci siamo sbagliati. Il ragazzo in questione non ha nessun legame di parentela con la famiglia, ma la scelta del nome ha un'origine ben precisa ed è facilmente intuibile. Arteta ha deciso di mandarlo in campo nella ripresa della sfida contro il Bolton in Carabao Cup. Una particolare e speciale per tanti punti di vista: l'esordio da titolare di Porter (portiere classe 2008) e la doppietta di Nwaneri (centrocampista classe 2007). A loro, nella ripresa, si è aggiunto anche l'ingresso del difensore classe 2005 al posto di un'altra conoscenza del calcio italiano, Riccardo Calafiori. Una ventina di minuti in campo per il 18enne e la possibilità di segnare così il suo debutto in prima squadra con l'Arsenal

Maldini, l'Arsenal e le origini del nome

Pochi giorni fa, Maldini Kacurri, è venuto a giocare in Italia. Sì, perché ha avuto modo di essere in campo nella gara persa in Youth League contro l'Atalanta. Un passaggio nel Bel Paese abbastanza deludente, ma la gioia è arrivata tutta nella serata di mercoledì 25 settembre. Arteta gli ha concesso l'esordio con la prima squadra in una gara ormai chiusa contro il Bolton, formazione di terza serie inglese. Ma la particolarità, oltre al debutto, è proprio nel nome del ragazzo.

Una rarità perché nessuno mai prima d'ora aveva dato il nome Maldini (che in realtà sarebbe un cognome) al proprio figlio. I genitori, di origini albanesei, sono sempre stati innamorati del Milan e della leggenda rossonera, Paolo appunto. Una particolarità interessante resa ancor più unica dal ruolo perché il 18enne dei Gunners è un difensore centrale ma che, grazie alla sua dutttilità, può giocare anche come terzino a destra o a sinistra a seconda delle esigenze. Gli stessi ruoli in cui, l'ex capitano rossonero, è diventato tra i più forti a livello mondiale. Nessun paragone, ci mancherebbe ma soltanto una costatazione per avvalorare la storia del ragazzo. Un primo passo tra i grandi, mettersi in mostra per continuare a crescere con lo sguardo rivolto al futuro. 

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