Premier, fra United e City non è tutto oro quello che luccica

Bilancio in rosso da cinque anni per complessive perdite di quasi mezzo miliardo: i Red Devils licenziano 250 dipendenti. Via al processo sportivo per il club campione d'Inghilterra, accusato di 115 presunte violazioni finanziarie. Possibili sanzioni: multa, penalizzazione o retrocessione

Che la Premier League sia il campionato più ricco e più televisto del mondo è assodato. Eppure, a giudicare dalle ultime vicende fuori campo dei due Manchester, non è tutto oro quel che luccica. Chiuso il bilancio 2023/2024 con un passivo di 135 milioni di euro, il quinto consecutivo che ha assommato perdite complessive nel quinquennio per quasi mezzo miliardo di euro, lo United ha licenziato 250 dipendenti in tutti i dipartimenti del club. La previsione di risparmio oscilla attorno ai 50 milioni di euro a stagione negli anni fiscali 2025 e 2026. Stamane, nel frattempo, in una località segreta e davanti ai tre membri di una commissione indipendente, è cominciato il processo sportivo al City che ha vinto consecutivamente gli ultimi 4 titoli e 6 degli ultimi 7. Il verdetto è atteso per l'inizio del 2025. L'accusa: 115 presunte violazioni dei regolamenti finanziari (Profit and Sustainability Rules, PSR, in vigore dal 2012) riguardanti i ricavi e i pagamenti dei giocatori dal 2009 al 2018 e la mancata collaborazione alle inchieste condotte dal 2018 al 2023.

Cosa rischia il City

Il rischio: da una multa pesantissima a una robusta penalizzazione nella classifica attuale (City capolista a punteggio pieno: 12 punti nelle prime 4 giornate) alla retrocessione. Le previsioni sono variegate poiché la vicenda è senza precedenti nella storia Premier, anche se, a livello Uefa, per violazione del fair play finanziario dieci anni fa il City era stato multato con la sanzione accessoria della limitazione del mercato. Due anni fa, invece, il club la scampò grazie al Tas. Il Tribunale dell'Arbitrato Sportivo cancellò i due anni di squalifica dalle competizioni europee comminati da Nyon al club che dal 2008 appartiene allo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, membro della famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti, vice primo ministro dal 2004 e ministro degli Interni. Prima dell'avvento arabo, i Citizens avevano vinto due titoli inglesi, l'ultimo nel 1968. Da quando hanno cambiato proprietà, hanno conquistato 8 Premier, 1 Champions League, 1 Supercoppa Uefa, 1 Mondiale per club, 3 Fa Cup, 4 Community Shield, 6 Coppe di Lega. Secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, sono stati 18 milioni i documenti finanziari riservati scoperti grazie alle inchieste di Football Leaks. Qualora il City venisse condannato, oltre alle sanzioni sportive rischierebbe una serie di cause di risarcimento danni intentate dalle società concorrenti, convinte di essere state danneggiate dalle presunte pratiche scorrette dei Citizens. Gli inglesi non scherzano sulle violazioni del loro fair play finanziario: nella stagione scorsa, Everton e Nottingham Forest sono stati penalizzati di 8 e 4 punti in classifica.

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