Tonali, è un nuovo inizio: ora punta su se stesso

Stasera torna in campo con il suo Newcastle: da 10 mesi cova voglia di riscatto per il caso scommesse
Tonali, è un nuovo inizio: ora punta su se stesso© EPA

Dieci mesi dopo, finalmente la luce. Stasera, infatti, in Coppa di Lega contro il Nottingham Forest, nello stadio che fu di Brian Clough, Sandro Tonali tornerà a essere nuovamente solo un giocatore di calcio. Ed è facile immaginare, però, che ad affondare gli scarpini sul prato verde dello storico impianto inglese non sarà più quel ragazzone pieno di talento e grinta, ma anche portatore di un segreto che una volta scoperto ha quasi rischiato di far detonare una carriera da predestinato, ma un uomo diverso, segnato da un’esperienza di sofferenza, e che ora lui dovrà trasformare in redenzione. È inutile in questi casi aspettarsi che il nastro venga completamente riavvolto. Non è mai così. Nessuno farà finta che nulla sia accaduto. E lui stesso di certo sarà preparato all’idea di portarsi in campo anche quel fardello pieno di rimpianti e sensi di colpa, diventato via via più pesante in questi mesi dedicati alla conoscenza di se stesso e di quei limiti personali che non gli hanno impedito che una debolezza diventasse prima una stupida abitudine e poi un vero e proprio vizio, pericoloso al punto tale da mettere in pericolo un grande talento.

Tonali, forza e coraggio

Ora, quindi, toccherà a lui trovare quella forza e quel coraggio che gli serviranno per rialzarsi e per ricominciare a scrivere su un campo di calcio una storia personale drasticamente interrotta il 21 ottobre scorso, quando a poche settimane dal suo arrivo a Newcastle giocò l’ultimo spezzone di gara prima della squalifica per calcio scommesse. I Magpies, che lo avevano prelevato dal Milan a giugno strappando un assegno da circa 70 milioni di euro, non lo hanno però mai abbandonato. Anzi, lo hanno aspettato pazientemente, proteggendolo e incoraggiandolo nella sua opera di ricostruzione personale, nonostante il danno per loro sia stato evidente e considerevole, e abbia causato, in corresponsabilità con i tanti infortuni, una scorsa stagione molto deludente. Insomma, il club inglese non ha mai gettato la croce sul centrocampista italiano per non aver rivelato prima il suo problema, ma al contrario si è chiuso a riccio intorno a un «giovane vulnerabile che combatte una dipendenza e che aveva bisogno di amore e cure». Atteggiamento, quello tenuto dai Magpies, che sicuramente rappresenterà per Tonali uno stimolo ulteriore per cercare un riscatto immediato. Un riscatto dell’uomo prima ancora che del calciatore.

Tonali, talento fuori dal comune

Del ragazzo privilegiato a cui la natura ha donato un talento fuori dal comune, e che lui ha rischiato di buttar via assecondando quei demoni capaci di far sembrare tutto miseramente uguale, una notte di Champions o una squallida serata sprecata ad ammazzare la noia e quel senso di appagamento che a vent’anni, quando si ha il mondo ai propri piedi, può impadronirsi di qualsiasi mente. Un riscatto di un ragazzo che ha deciso di affrontare viso a viso i suoi mostri, che ha pagato quello che doveva pagare, e che ora è pronto a cogliere la seconda opportunità. Di certo non se la lascerà scappar via, ora che sa bene che nulla può essere dato per scontato, ora che conosce il peso della riconoscenza verso chi in questo percorso di rinascita non lo ha lasciato solo: il club con i suoi dirigenti, che in questi mesi gli hanno messo a disposizione uno psicologo per aiutarlo a elaborare quanto accaduto. Il tecnico, Eddie Howe, che lo ha sempre coinvolto sia negli allenamenti che nel corso degli eventi sociali a cui la squadra ha partecipato. E gli stessi compagni di squadra, Trippier, Schar, Krafth, ma anche i sudamericani Guimaraes, Joelinton e Almiron, con cui in questi mesi in cui si è raramente mosso da Newcastle ha stretto un bel rapporto di amicizia. Lo farà certamente anche per il forte senso di riconoscenza verso il popolo Geordie, ma quell’opera di riscatto che a partire da stasera comincerà a comporre, Tonali la deve principalmente a se stesso.

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