Chelsea, Maresca rivela: "Un'altra big mi voleva, sul paragone con Guardiola..."

Le parole del nuovo allenatore dei Blues a poche settimane dal suo esordio ufficiale in Premier League

Dopo aver lavorato con Pep Guardiola come vice al Manchester City e aver riportato il Leicester in Premier League nella sua prima esperienza in panchina, Enzo Maresca è pronto ad iniziare una nuova avventura al Chelsea. L'ex calciatore, con un passato anche alla Juve, ha rivelato le sue aspettative per la stagione dalla tournée dei Blues negli Stati Uniti. Maresca si è inoltre soffermato anche sull'ingombrante paragone con Guardiola che sta circolando con sempre più insistenza in Inghilterra.

Maresca: "Non solo il Chelsea, mi voleva un'altra big"

L'allenatore ha rivelato lo sviluppo della trattativa che lo ha portato a sostituire Pochettino sulla panchina del Chelsea"Ad essere onesti, appena ho ho finito la stagione con il Leicester, il Chelsea mi ha contattato. C'era anche un altro club importante che mi voleva, quindi l'estate è stata molto impegnativa. Ho optato per il Chelsea perché sentivo che mi volevano di più, sono stati molto chiari fin dai primi incontri. L'altro club si è invece limitato solo a uno o due approcci e poi mi hanno chiesto: 'Abbiamo ancora tempo o è troppo tardi? Ma a quel punto avevo già preso la mia decisione".

Maresca: "Paragone con Guardiola? Non posso replicarlo"

Maresca ha poi chiarito il paragone con Pep Guardiola, derivante dagli anni trascorsi come vice al Manchester City: "Quello che non mi piace è la gente o il club si aspetta lo stesso calcio che sta facendo il City. Quando sono arrivato al Leicester lo scorso anno mi hanno detto: 'Vogliamo cambiare lo stile e vogliamo giocare nello stesso modo in cui gioca il City'. Ho detto loro: 'Non abbiamo gli stessi giocatori e non sono lo stesso manager'. La stessa cosa è successa quando ho incontrato Chelsea. Gli ho detto che la mia idea di calcio è quella, ma probabilmente abbiamo bisogno di tempo perché i giocatori devono anche capire e adattarsi. La gente dice: 'E' calvo e con la barba e vuole giocare allo stesso modo', ma non è la verità. Probabilmente il mio calcio è simile perché mi sono innamorato di quell'idea, ma questo non significa che sia esattamente lo stesso".

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