Da Sassuolo alla Turchia
L’esperienza al Sassuolo si chiude nel 2020, quando Farioli decide di volare in Turchia per allenare l’Alanyaspor e il Karagümrük. Tre anni dopo passa il corso Uefa Pro e in estate arriva la firma con il Nizza. «Sono molto contento per quello che sta facendo in Francia – continua Carcarino – Francesco è un ragazzo molto sveglio e preparato. È un gran comunicatore, dice sempre le cose giuste. Fare il collaboratore lo ha aiutato ad avere una visione più ampia, a curare ogni singolo dettaglio. Nizza poi è una realtà perfetta per lui, da sempre è abituata ad allenatori di ricerca, che sposano un calcio fatto di possesso e gestione del pallone».
Il De Zerbi di Francia
L’Equipe lo ha già definito “il De Zerbi di Francia”, forse però meglio frenare qualsiasi paragone, come ha sottolineato del resto lo stesso Farioli nella conferenza stampa di presentazione a luglio: «I maestri ispirano, ma poi devi metterci del tuo». Questo Nizza, infatti, altro non è che il prodotto di tutte le sue precedenti esperienze. Una squadra corta e propositiva, con i giocatori che si scambiano continuamente di posizione per coprire ogni centimetro di campo. In fase di non possesso la difesa è corale, con tutti e dieci i giocatori di movimento a chiudere gli spazi. Non a caso, infatti, con quattro gol subiti in dieci partite, il Nizza si è guadagnato il titolo di miglior difesa d’Europa. Merito soprattutto di un centrale esperto come l’ex Bayern Dante, che sembra essersi dimenticato di avere oltre quarant’anni. «La bellezza salverà il mondo», scriveva il filosofo russo Dostoevskij. E a noi piace pensare che il calcio di Farioli risieda proprio in questo: nell’ostinata e imperturbabile ricerca del bel gioco, a patto che non si rinunci, quando serve, a quel cinismo e a quella concretezza tipici di chi è abituato a fare del cortomuso il suo modus operandi. Farioli è un ponte tra contemporaneità e tradizione, un idealista razionale. L’ennesimo talento costretto a realizzarsi lontano dal nostro calcio. Verrebbe da chiedersi il perché.