Jesus Navas, Siviglia e l'addio al calcio: "Gli ultimi anni un calvario"

Il giocatore spagnolo giocherà le ultime due partite, contro Celta e Real Madrid, prima di ritirarsi: "Mi vengono in mente tantissime cose e spero di godermi il momento"

"Ho cercato di godermi al massimo questi ultimi momenti da calciatore". Jesus Navas si è raccontato ad As a poche settimane dalle sue ultime partite con la maglia del Siviglia. Una vera e propria leggenda del club perché è cresciuto lì nelle giovanili, ha esordito con la prima squadra e, a parte una parentesi di quattro anni al Manchester City, ha sempre vestito e lottato per i colori biancorossi. Capitano storico della formazione iberica e tra i più vincenti anche con la maglia della Spagna: un mondiale, due europei e una Nations League, oltre agli 11 trofei con i club. Una carriera vincente e resa più difficile, negli ultimi anni, dai continui problemi all'anca: "Un calvario"

Jesus Navas, Siviglia e l'addio da leggenda

Jesus Navas ha raccontato le sue sensazioni a due giornate dall'addio al calcio: "Concludere con la vittoria di un Europeo è stato godersi tutto fino alla fine. Tutto finisce prima o poi. Nel 2023 ho vinto un altro titolo europeo con il Siviglia e due mesi fa battuto il Betis nel mio ultimo derby. Ultima gara in casa? Non ho chiesto all'allenatore di giocare (ride ndr), ma lui sa che vorrei sempre essere in campo per aiutare la squadra". Sull'addio al Siviglia: "Lascio la squadra in una situazione di classifica migliore rispetto agli ultimi anni, che sono stati molto complicati, per questo sono più tranquillo. In questo periodo ho cercato di aiutare la squadra, soprattutto i più giovani. Il Siviglia ha tantissimi giocatori promettenti e cresciuti in casa".

Il significato del numero 16, lo stesso indossato dall'amico Puerta deceduto a seguito di unn arresto cardiaco durante la gara con il Getafe: "Ho dato tutto per lui e spero trattino questo numero con l'affetto che Antonio meritava". Su gli ultimi pensieri da calciatore: "Mi vengono in mente tantissime cose e spero di godermi il momento. Non vedo l'ora di giocare la partita contro il Celta e dare il mio contribuito per ottenere un'altra vittoria. Poi che i tifosi siano felici, questo è quello che conta di più. Ultima partita al Bernabeu? Non è male salutarsi in uno stadio così importante e davanti a grandi giocatori"

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Jesus Navas, vittorie e futuro

Jesus Navas ha continuato parlando del suo futuro: "Pensare di restare qui fino al termine della stagione è complicato... Vedremo cosa succederà. Non ci ho ancora pensato a essere onesto". Sui problemi fisici all'anca: "Avrei giocato per molti altri anni se non avessi avuto questi problemi. Fisicamente mi sono sempre ripreso bene, ma negli ultimi anni faticavo a muovermi dopo le gare. Se non fose stato così avrei giocato fino al termine della stagione. L'anca è stato un vero e proprio calvario. Ho dovuto pensare anche al futuro perché voglio continuare a condurre una vita normale e poter giocare con i miei figli. Così come sono ora potrei compromettere la mia integrità, anche se non sono ancora pronto a lasciare il calcio".

Sui tifosi: "Mi ringraziano per quello che ho vinto e per la persona che sono, questa è la cosa più importante per me. Il loro affetto me lo porterò dentro per sempre". Sui momenti belli della carriera: "Il Siviglia mi ha reso molto felice perché qui ho vinto tante partite e titoli, come l'Europa League con l'amico Puerta. Poi c'è stata la nazionale, ovvero il sogno di ogni bambino. Sono riuscito a essere campione del mondo con il mio paese". A chiudere ha detto: "Ho vinto tanto con la nazionale ma presto mi supereranno e sarà un ottimo segno di cui sarò felice. Nei cinque anni in cui non ono andato con la Spagna ogni venerdì accendevo la tv per vedere se fossi tra i convocati"

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"Ho cercato di godermi al massimo questi ultimi momenti da calciatore". Jesus Navas si è raccontato ad As a poche settimane dalle sue ultime partite con la maglia del Siviglia. Una vera e propria leggenda del club perché è cresciuto lì nelle giovanili, ha esordito con la prima squadra e, a parte una parentesi di quattro anni al Manchester City, ha sempre vestito e lottato per i colori biancorossi. Capitano storico della formazione iberica e tra i più vincenti anche con la maglia della Spagna: un mondiale, due europei e una Nations League, oltre agli 11 trofei con i club. Una carriera vincente e resa più difficile, negli ultimi anni, dai continui problemi all'anca: "Un calvario"

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Jesus Navas ha raccontato le sue sensazioni a due giornate dall'addio al calcio: "Concludere con la vittoria di un Europeo è stato godersi tutto fino alla fine. Tutto finisce prima o poi. Nel 2023 ho vinto un altro titolo europeo con il Siviglia e due mesi fa battuto il Betis nel mio ultimo derby. Ultima gara in casa? Non ho chiesto all'allenatore di giocare (ride ndr), ma lui sa che vorrei sempre essere in campo per aiutare la squadra". Sull'addio al Siviglia: "Lascio la squadra in una situazione di classifica migliore rispetto agli ultimi anni, che sono stati molto complicati, per questo sono più tranquillo. In questo periodo ho cercato di aiutare la squadra, soprattutto i più giovani. Il Siviglia ha tantissimi giocatori promettenti e cresciuti in casa".

Il significato del numero 16, lo stesso indossato dall'amico Puerta deceduto a seguito di unn arresto cardiaco durante la gara con il Getafe: "Ho dato tutto per lui e spero trattino questo numero con l'affetto che Antonio meritava". Su gli ultimi pensieri da calciatore: "Mi vengono in mente tantissime cose e spero di godermi il momento. Non vedo l'ora di giocare la partita contro il Celta e dare il mio contribuito per ottenere un'altra vittoria. Poi che i tifosi siano felici, questo è quello che conta di più. Ultima partita al Bernabeu? Non è male salutarsi in uno stadio così importante e davanti a grandi giocatori"

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